Lunedì 16 Maggio 2005 - Libertà
Conferenza sulla legge Casati
"Alfabetizzazione a Piacenza merito anche dei consorzi"
Piacenza - Un secolo e mezzo di scuola piacentina, passando per la legge Casati del 1859 e la riforma Gentile del 1923, fino ai giorni nostri. Un lungo excursus, condotto dallo storico Fausto Fiorentini, che ha proposto uno spaccato di storia della scuola come specchio della società e dei tempi. Partito dall'analfabetismo ancora dilagante in città all'inizio del '900, Fiorentini ha rimarcato i grandi cambiamenti che hanno interessato la lunga storia dell'educazione scolastica. Tra questi anche il mutare dell'approccio: dalla scuola dell'obbligo, al diritto allo studio. "Alla fine dell'Ottocento a Piacenza l'analfabetismo toccava punte anche del 40 per cento - ricorda - e la legge Casati introdusse all'obbligatorietà, che oggi si è trasformata in diritto. L'arrivo dell'obbligo scolastico a quell'epoca venne accolto tra grandi difficoltà e reticenze - aggiunge - e furono necessarie leggi per attutirne l'urto". Difficile stabilire il tasso di alfabetizzazione in una società di analfabeti. "A metà Ottocento l'arruolamento nell'esercito fu una spia utile a valutare la portata del fenomeno" spiega Fiorentini, durante l'incontro organizzato dagli Amici del Romagnosi in Fondazione. Piacenza, terra di agricoltori, deve il diffondersi della formazione scolastica anche alle esigenze di una produzione agricola sempre più meccanizzata e in via di sviluppo. "A Piacenza, società agricola con analfabetismo diffuso, ricopre un ruolo importante la nascita dei comizi agrari e dei consorzi, prodotto di un'agricoltura che si poneva il problema della formazione - ricorda Fiorentini - tra la fine dell'800 e l'inizio del '900 il motore a scoppio faceva il suo ingresso in società, portando con sé un rapido evolversi dell'industrializzazione e della conservazione. In questo ambito grande parte ebbe la "cattedra ambulante di agricoltura"". Altro elemento portante della rivoluzione della scuola è stato il passaggio da un'offerta scolastica generalizzata ad una sempre maggiore specializzazione, percorso ancora oggi attuale. "La legge Casati - ricorda Fiorentini - prevedeva tre grandi sezioni d'insegnamento: il classico per la formazione dei dirigenti, l'ambito tecnico per la classe intermedia e le magistrali per la formazione dei maestri. Il liceo scientifico venne introdotto dalla riforma Gentile". La scuola media, come la conosciamo oggi, arrivò nel 1940. "Prima era interna agli istituti superiori" aggiunge. "Fu con la fondazione del Regno d'Italia che nacquero i primi istituti scolastici, anche sul territorio piacentino. Il Romagnosi, nato nel 1863, fu il primo istituto tecnico della città - ricorda il preside del Romagnosi Pierangelo Torlaschi - fu la legge Casati che unificò l'istruzione, anche se conobbe momenti di grande avversione".
Il.Mol.