Giovedì 23 Ottobre 2003 - Libertà
Recuperate partiture dimenticate da secoli
Musiche di Mayr proposte da Genesi in Fondazione
Dopo quasi 200 anni, Piacenza ha potuto riascoltare le note di Zamori, ossia l'Eroe delle Indie di Johann Simon Mayr, l'opera che aveva inaugurato il Teatro Nuovo (oggi Municipale) il 10 settembre 1804. All'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, l'altra sera, è stato infatti presentato il cd inciso dal soprano mantovano Emanuela Moreschi, accompagnata al pianoforte dal piacentino Mario Giuseppe Genesi, con brani dallo Zamori e da Dafni e Dille di Giuseppe Nicolini.
Al termine della serata, i due interpreti hanno proposto direttamente all'ascolto il breve recitativo Madre, Germani e la struggente aria So che vi lascio in pena, tra i momenti più alti del dramma serio, scritto dal compositore bavarese appositamente per il Municipale. Il concerto è proseguito con la canzonetta Forse gli occhi non bastano, il cui spartito è stato ricavato da Genesi, osservando il Ritratto della contessa Gaspara Stampa di Soncino dipinto da Gaspare Landi nel 1790 circa ed esposto al Museo Civico.
Poiché oggi è estremamente raro ascoltare pagine di Nicolini e Mayr (i pezzi del cd sono in prima esecuzione moderna assoluta), il programma è proseguito con famose prove del genio rossiniano, (influenzato anche dall'allora notissimo e celebrato Mayr): da Il Turco in Italia, Non si dà follia maggiore e da Il Barbiere di Siviglia, Una Voce poco fa, dove la Moreschi ha dato prova delle sue versatili qualità vocali, tra gli scroscianti applausi del pubblico.
Genesi, lamentando la scarsa conoscenza musicale del periodo tra Sette e Ottocento, fondamentale per gli sviluppi successivi, ha voluto recuperare interessanti testimonianze delle quali esistevano solo partiture manoscritte. "Durante le mie ricerche - ha spiegato - sono venuto in contatto con un vasto repertorio autoctono nostrano, che merita di essere conosciuto e diffuso". Il musicologo, per far capire meglio l'operazione da lui condotta su Zamori, ha proposto un'analogia con la pittura. Si sapeva infatti quale opera avesse inaugurato il teatro progettato dal Tomba, ma non se ne conosceva più la musica.
"Era come se si continuasse a parlare di un quadro, senza averlo mai visto. Ho deciso di realizzare il cd, così chiunque potrà farsi un'idea del valore dell'opera". Genesi ha ricostruito il grande dispiegamento di forze messo in atto nella serata inaugurale, tra musicisti, cantanti, coristi e corpo di ballo.
Il musicologo Mario Bizzoccoli, responsabile del Centro Studi Musicali di Carpi, si è soffermato sulla strumentazione orchestrale nella produzione di Mayr, attivo a Venezia, Bergamo, Roma, al San Carlo di Napoli e alla Scala di Milano. Dal pubblico, Maria Giovanna Forlani ha contestato a Genesi (in quel momento assente per il cambio d'abito prima del concerto) di aver citato notizie desunte da una sua pubblicazione, senza menzionare la fonte. Osservazioni respinte da Genesi che, al termine della serata, ci ha spiegato di aver affrontato un'operazione musicale, utilizzando partiture inedite, per arrivare a suonare di nuovo pagine dimenticate da secoli.
Anna Anselmi