Martedì 21 Ottobre 2003 - Libertà
Ricominciati i restauri nella chiesa di Carpaneto
Dopo una sosta di tre anni
Carpaneto - Nella chiesa parrocchiale di Carpaneto sono ripresi i lavori, fermi da tre anni, di restauro e recupero degli antichi affreschi raffiguranti alcuni momenti della vita e del martirio dei santi Fermo e Rustico, patroni della parrocchia. I lavori interessano tre campate della volta nella navata centrale del tempio che verranno a completare il recupero dell'intero ciclo pittorico degli otto grandi quadri sulla vita dei due santi patroni.
La delicata opera di recupero è stata affidata a Lucia Bravi di Calendasco, restauratrice di fiducia della Soprintendenza di Bologna che da oltre 20 anni opera nel settore del restauro pittorico, ligneo e lapideo. L'intero piano di recupero è realizzato sotto la direzione dell'architetto Baravelli della Soprintendenza dei Beni artistici e storici di Bologna che, dopo sopralluoghi svolti congiuntamente con il dottor Angelo Loda, tecnico della Soprintendenza di Parma, ha indicato il tipo di intervento da seguire per il recupero dell'intero ciclo pittorico. Loda è ritornato a vedere l'inizio dei lavori di restauro, accolto, oltre che da Lucia Bravi, dal parroco don Pietro Dacrema e dall'ingegner Attilio Ceresa, componente del consiglio di amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano, ente che ha stanziato un contributo per il recupero degli affreschi. La restauratrice, che già ha operato con competenza in questo antico tempio a più riprese dal 1991, ha illustrato lo stato di conservazione delle pitture: "Il devastante stato di degrado è caratterizzato da un nero fumo, efflorescenze saline, muffe, licheni, abrasioni, buchi, fenditure e spanciature. A peggiorare l'avanzato stato di degrado, sono le estese ridipinture eseguite in passato da persone inesperte". I primi interventi urgenti, ha proseguito la Bravi, sono stati i consolidamenti che interessano l'intonaco affrescato prossimo alla caduta. "Poi sono stati eseguiti i tasselli di pulitura. Dal risultato di queste indagini, si può immaginare quale sorprendente potrà essere la luminosità delle opere a buon affresco, a lavori ultimati".
La metodologia eseguita, è stato sottolineato, è stata approvata dal dottor Loda, il quale ha sottolineato che questi affreschi di anonimo pittore di scuola lombarda, di buona mano, realizzati tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento, rappresentano il ciclo pittorico più completo e particolareggiato dedicato a questi due santi che si conosca in Italia. Com'è noto, tre anni fa, la stessa Lucia Bravi, aveva restaurato il catino dell'abside e la prima campata sopra il presbiterio con il primo e l'ultimo degli otto quadri che si presentano in tutta la loro bellezza. Nel primo è raffigurato San Fermo in divisa di soldato romano mentre distribuisce pane ai
poveri, nell'ultimo è affrescata la decapitazione dei due patroni sulla sponda dell'Adige presso Verona. Come sottolinea il parroco, don Dacrema, il prossimo 9 agosto ricorrono i 1.700 anni dal martirio: per quell'occasione la parrocchia preparerà un calendario ricco di celebrazioni in loro onore.
Pietro Freghieri