Martedì 14 Ottobre 2003 - Libertà
Piacenza nelle foto del Novecento
Da domani al 25 ottobre mostra in Santa Maria della Pace. Paesaggi, personaggi ed eventi del secolo scorso
Qualsiasi foto d'epoca, per distacco critico e generazionale, evoca sempre malinconia e nostalgia, altre dimensioni di vita e di lavoro, tempi ormai lontani ma vivissimi nei ricordi dei più anziani, quindi ancora emotivamente trasmissibili. Nella mostra "Immagini ed eventi del '900" - dal 15 al 25 ottobre in S. Maria della Pace, inaugurazione 15 ottobre, ore 16.30 - oltre un secolo di storia piacentina trascorre in splendide fotografie rigorosamente in bianco e nero raccolte da Piacenza nel mondo, associazione culturale per le comunità piacentine ed emiliane all'estero, per iniziativa soprattutto del presidente Luigi Tagliaferri.
Già nelle rarissime foto di fine '800 e primi del '900 fanno capolino vivaci ed operosi gruppi di piacentini lentamente emancipatisi da secolare servitù agricola e rigida paleoindustrializzazione grazie ad una precoce meccanizzazione ed alla diffusione di avventurosi mezzi di trasporto. Interessanti, del medesimo periodo, le foto di paesaggio: il maestoso Po, la fertilissima pianura nonché l'aspra montagna capace, sfruttando alcuni giacimenti petroliferi, di garantire per breve tempo illusorie ricchezze.
E proprio queste foto di paesaggio sembrano, oltremodo, istintivamente condizionate, attratte quasi, da dinamici contrasti chiaroscurali, cieli plumbei ed apocalittici, angolazioni intense e scorciate o da eventi calamitosi come le nefaste piene del Po.
Le immagini cittadine degli anni '20 e '30 documentano, invece, una realtà in crescita non solo economica ed industriale ma anche civile e culturale in parte per effetto dell'omologazione e dell'esasperato nazionalismo perseguiti dal fascismo. Poi le tragiche foto della prima ma soprattutto della seconda guerra mondiale, le pesanti distruzioni di punti nevralgici della città, i fieri combattenti della Resistenza, il dramma della ricostruzione non solo fisica ma anche morale di un'Italia sempre politicamente dibattuta tra due poli, dapprima monarchia e repubblica, poi centro e sinistra. Ma Piacenza, con grinta e determinazione, seppe in breve risorgere, riconquistare una ribalta europea soprattutto nel settore meccanico con affidabilissimi ed esportabilissimi modelli, illustri anticipazioni dell'imperioso sviluppo industriale di fine secolo.
In generale, nei primi decenni del '900, predominavano immagini frontali, estemporanee, di metafisica staticità lontanissime dall'istantaneità giornalistica del secondo dopoguerra quando prevalse un sostanziale neorealismo, un approccio meno retorico e provinciale dell'oppressivo ventennio, ormai "stagione storica" della nostra vita. Lentamente si andava verso un "internazionalismo", un'integrazione cioè non soltanto fotografica e culturale ma anche etnografica e territoriale mediante fotogrammi più coinvolgenti e diretti, quasi schede via via minimaliste, partecipazioniste o situazioniste.
Vasto repertorio, selezione accurata e scrupolosa dunque di foto non solo pittoresche o suggestive ma, soprattutto, significative - per evidenti "qualità autoriali" e perfetto amalgama tra poeticità dello scatto, essenzialità iconografica e rigore descrittivo - nell'esprimere forti testimonianze, un'epica trasfigurazione urbana ed ambientale e ricostruire, fin dove possibile, l'identità di Piacenza sul filo dell'amarcord, del sentimento e, perché no, di certo onesto campanilismo, di un sempre più sentito orgoglio cittadino e municipale.
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Immagini ed eventi del '900. Dal 15 al 25 ottobre 2003. Chiesa di S. Maria della Pace, via Scalabrini n. 18, Piacenza. Orari: da lunedì a sabato 10,30-12 e 16,30-18,30. Domenica: 17-19. Patrocinio di: Assessorato alla cultura Regione Emilia Romagna; Provincia di Piacenza; Comune di Piacenza; Fondazione di Piacenza e Vigevano; Banca di Piacenza. Ingresso gratuito. Catalogo disponibile in mostra.
FABIO BIANCHI