Giovedì 9 Ottobre 2003 - Libertà
Bolle di sapone: le sperimentazioni in campo artistico
Ieri ai Mercoledì della scienza
Il professor Italo Tamanini, docente di analisi matematica all'università di Trento, ha illustrato il comportamento di alcuni tensioattivi, cioè fenomeni di tensione superficiale come bolle o lamine di sapone che generano configurazioni di equilibrio stabile
I Mercoledì della scienza alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, da nove anni argomenti interessanti ed immutato successo di pubblico per incontri apparentemente divulgativi, in realtà importanti riflessioni su processi matematici altrove - a scuola soprattutto, per mancanza di tempo ed adeguate strutture - scarsamente approfonditi. Una finestra sul mondo esterno, sulle ultime scoperte di una scienza che non è solo Internet o conquista di spazi immensi ma anche ricerca di laboratorio, riscoperta - oltre la dimensione planetaria - sia dell'infinitamente piccolo sia di tutti quei principi, forse anonimi, probabilmente a torto sottovalutati, che governano il quotidiano e che, per mancato risalto, sfuggono al vaglio della cultura accademica ma contengono notevoli potenzialità. Ieri Italo Tamanini, docente di analisi matematica all'università di Trento, in "Esperimenti e riflessioni su superfici minime e lamine di sapone", ha illustrato il comportamento di alcuni tensioattivi, cioè fenomeni di tensione superficiale come bolle e lamine di sapone che, tese fra strutture metalliche o comprese fra lastre e pioli, generano configurazioni d'equilibrio stabile. Matematicamente rappresentano complesse realtà fisiche leggibili ed interpretabili - con sofisticate strumentazioni - come problemi di minimo, nella fattispecie percorsi di lunghezza minima e superfici di area minima. Il relatore ha, poi, anche presentato i risultati di alcune sperimentazioni per visualizzare, dei sistemi di lamine, particolari situazioni e suggestioni spaziali con singolari apparentamenti al campo artistico ed architettonico. Quindi breve chiacchierata con lo studioso.
Da quando è nato l'interesse per questi studi?
"Da parecchi anni mi interesso proprio di didattica e comunicazione della matematica, cosa molto stimolante che ritengo doveroso fare perché la matematica, scienza così astratta, ha bisogno di collegamenti concreti per essere sentita più vicina dalla gente comune. Da qualche anno ci stiamo, in particolare, occupando di ricerca di materiale, redazione di testi ed articoli per trasmettere questo aspetto della matematica".
In rapporto alla fisica generale in che ambito possono inserirsi questi studi?
"Questo genere di studi ha non solo un interesse teorico perché la matematica lavora al suo interno e costruisce teorie che hanno interesse culturale per gli addetti ai lavori ma ha interessi anche verso l'esterno in quanto ci sono importantissime applicazioni di tensioattivi, soprattutto membrane e materia soffice".
Esistono applicazioni in campo industriale?
"A livello industriale ci sono studi molto concreti sui tensioattivi che vengono poi applicati, per esempio, nei comuni detersivi per la pulizia oppure in pellicole di protezione di monumenti e per la conservazione in generale di beni culturali. Le schiume, poi, sono uno dei più diffusi campi della moderna ricerca applicata, per esempio, all'atterraggio di aerei in situazioni di pericolo quando viene sparsa apposita schiuma".
FABIO BIANCHI