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Domenica 5 Ottobre 2003 - Libertà

"Nuovi test per scoprire i tumori"

PREMIO VACIAGO. Il direttore dell'Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro alla Fondazione. Luzzatto: fumo ed esposizioni industriali i nemici più forti

A dieci anni dalla scomparsa di Alessandro Vaciago, piacentino, ambasciatore di cultura nel mondo anglosassone, si mantiene intatto l'appeal del premio a lui intitolato. E ad ogni tornata non mancano amici illustri che accompagnano con una propria conferenza la donazione della borsa di studio ad un giovane ricercatore. Ieri alla Fondazione, sostenitrice dell'evento con l'Accademia dei Lincei, è intervenuto un luminare della ricerca medica: Lucio Luzzatto, direttore scientifico dell'Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova. La giornata ha visto sul podio, prima tra quindici candidati, la cristallografa Rosanna Rizzi, alla quale è andato il premio che le consentirà di approfondire gli studi ad Oxford. Presente la vincitrice dello scorso anno, Luisa Castaldi, che ha raccontato le sue ricerche su Gregorio Magno.
A Luzzatto abbiamo chiesto quali siano le nuove frontiere nella cura al tumore. "Capire, curare e prevenire il cancro è l'epigrafe che abbiamo scelto all'Istituto di Genova - ci ha spiegato -, oggi siamo andati molto avanti nel capire, un poco nel prevenire e abbastanza nel curare. Ma i progressi nella cura sono variegati, con guarigioni dell'80-90 per cento per alcune forme di leucemia, di linfomi, nei tumori ai testicoli, ma anche sul tumore mammario purché diagnosticato precocemente. I tumori più difficili sono quelli nascosti: pancreas, ovaio. Si sta cercando alacremente di trovare un test molto semplice sul sangue per svelare il cancro ovarico, da anni si spera ma ora finalmente c'è qualche dato positivo". I "viaggi" della speranza? "In molti settori l'Italia ha centri di livello internazionale, ma è necessario che esistano istituti di tumori che coprano tutto il territorio. C'è troppa frammentazione, i tumori più difficili vanno concentrati in centri specializzati. I "viaggi" della speranza? Continueranno. Ma vediamo quanti stranieri vengono a curarsi in Italia". Che dire dei decaloghi anti-tumore sulle buone prassi di vita? "La prevenzione ha vari pilastri: c'entra il fumo, la dieta, l'esercizio. Ma il peso è radicalmente diverso. L'effetto della dieta è piccolo, a mio giudizio, l'effetto del fumo è immenso. Le cose grosse sono fumo e certe esposizioni industriali". Infine un ricordo di Sandro Vaciago: "Lo conobbi quando era attaché scientifico all'ambasciata di Londra, veramente credeva alle due culture. Di formazione scientifica, aveva enorme cultura umanistica e un afflato umano che arrivava da lui, ma anche dalla signora Marcella e dai suoi figli carissimi".

Pat.Sof.

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