Mercoledì 24 Settembre 2003 - Libertà
Temi epici: in Fondazione convegno e spettacolo
Altisonanti e strabilianti epopee di eroi senza macchia e senza paura, nei poemi dei secoli XVI-XVII, rivivono venerdì a Piacenza nella giornata organizzata dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e dal Centro Studi sul Teatro Medievale e Rinascimentale di Roma.
La mattina, a partire dalle 10, presso l'Auditorium della Fondazione, in via S. Eufemia 12, è in programma la tavola rotonda su "Temi epici nel teatro del Cinque-Seicento", (ingresso libero). Interverranno Federico Doglio, presidente del Centro Studi sul Teatro Medievale e Rinascimentale, Marzia Pieri dell'Università di Verona, Tadeuz Lewiscki della Pontificia Università Salesiana di Roma, Giuseppe Rocca dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica di Roma e regista dello spettacolo "La pazzia d'Orlando", che andrà in scena la sera stessa al Filo.
I relatori si impegneranno in una ricerca comparativa tra i generi epico e drammaturgico, per rilevare le permanenze o le metamorfosi dei caratteri e delle vicende degli eroi, nella trasposizione dall'ambito narrativo a quello teatrale. Il '500 è un periodo di vivaci fermenti, tra sostenitori dell'epica classica contro quella cavalleresca, mentre il "Baldus" di Teofilo Folengo parallelamente porta alla nascita dell'epica maccheronica. Sarà Ferrara a meritarsi il titolo di capitale dell'epica romanzesca, con i poemi di Matteo Maria Boiardo e Ludovico Ariosto.
Decisivo il rinnovamento operato dal Tasso, cui seguiranno accese diatribe tra i seguaci dell'autore dell'"Orlando furioso" e i sostenitori della "Gerusalemme Liberata", destinata a dare origine ad un filone abusato.
Con il convegno piacentino, il Centro Studi sul Teatro Medievale e Rinascimentale, nato a Roma nel 1973 e attivo nell'organizzazione di giornate di studio dal 1976, prosegue nel suo compito di riscoperta e riproposta di testi ed eventi chiave delle fasi storiche della letteratura drammatica italiana.
La sera di venerdì alle ore 21 al Teatro dei Filodrammatici (ingresso gratuito) verrà allestito lo spettacolo teatrale "La pazzia di Orlando", del poeta e drammaturgo Giacinto Andrea Cicognini, stimato dal Goldoni e "famosissimo" protagonista della scena letteraria barocca. La sua interpretazione dei furori del celebre paladino non godé però di grande fortuna, se fu rappresentata solo una volta nel 1642 e mai più riproposta. Cicognini, nato a Firenze nel 1606 e morto a Venezia nel 1651, in questa commedia "rusticana" porta alla ribalta contadini e pastori, agli antipodi degli idilliaci personaggi dell'Aminta. L'arrivo improvviso di alcuni eroi del poema ariostesco sconvolge l'ambiente agreste, lasciando al pubblico il divertimento per a sorprendente rappresentazione di momenti indimenticabili dell'Orlando furioso.