Lunedì 15 Settembre 2003 - Libertà
La cerimonia - "Abbiamo bisogno di persone così"
L'omelia di monsignor Monari. Tanta gente in piazza Duomo
Si riempie presto la cattedrale del Duomo.
Anche se l'inizio della funzione è previsto per le 11 del mattino, già alle 10 e 30 si riesce con fatica a trovare un posto tra le panche disposte lungo le navate. Un chiaro segno di come la "Festa dal Dom", che si è chiusa ieri, è sempre di più la festa dei piacentini. Per ingannare l'attesa, aspettando l'inizio della celebrazione della santa messa da parte del vescovo Monari, c'è chi ne approfitta per fare un giro in piazza, tra le macchine d'epoca esposte proprio di fianco al Duomo, e tra i quadri e le sculture disposte all'aperto. Alle 11 in punto sono i rintocchi delle campane a richiamare gli ultimi ritardatari all'interno della cattedrale.
La "Festa dal Dom" è l'occasione per celebrare l'arrivo a Piacenza, il 17 agosto del 1001, delle spoglie mortali di Santa Giustina, patrona del Duomo, (di cui si sono in questi giorni conclusi i restauri della facciata), e compatrona della città e della diocesi.
Se fino al XIX secolo il capitolo della cattedrale si recava in processione alle cripta, dove erano conservate le reliquie, per cantare inni e recitare preghiere in onore della santa patrona, adesso le sacre spoglie di Santa Giustina vengono esposte davanti all'altare all'adorazione dei fedeli. Monsignor Monari, che ha concelebrato la funzione insieme al parroco del Duomo monsignor Anselmo Galvani, e al presidente del Capitolo dei Canonici, monsignor Mario Fornasari, ha ricordato l'importanza delle figure dei martiri, come Santa Giustina, per la chiesa. "Abbiamo un bisogno immenso di martiri, di persone che dedichino la propria vita agli altri, cercando di vincere il male con il bene - ha detto - siamo martiri quando sentiamo dentro di noi il desiderio di amare i nostri nemici. E'di queste figure che ha bisogno anche la società degli uomini, per poter vivere meglio".
Al termine della funzione, il vescovo ha benedetto una nuova campana dedicata alla santa patrona, che resterà all'interno della cattedrale. Autore dell'opera il giovane scultore piacentino Christian Zucconi, ex allievo del liceo artistico Cassinari.
Subito dopo tutti i presenti si sono spostati sul sagrato della chiesa, per la consegna del premio da parte della Fondazione di Piacenza e Vigevano "Angil dal Dom" a Roberto Gandolfi. A suggellare la fine dei festeggiamenti l'omaggio floreale da parte degli alpinisti del Cai (Club alpino italiano) all'"angilon" sul campanile del Duomo, mentre due coppie di scalatori si sono calati lungo la facciata della cattedrale.
(p.p.)