Giovedì 12 Maggio 2005 - Libertà
Cavalleria e Pagliacci, si comincia
Municipale - Riunione della compagnia in scena dal 22 maggio, regista De Tomasi, dirige Kovatchev. Ma la stella Cura arriverà solo ad inizio settimana
Prossimo protagonista del cartellone operistico al Municipale sarà il teatro verista nel tradizionale abbinamento di Cavalleria rusticana, melodramma in un atto di Pietro Mascagni, e Pagliacci, dramma in un prologo e due atti di Ruggero Leoncavallo. Anteprima per le scuole venerdì 20 alle 15.30, debutto previsto domenica 22 maggio (ore 15.30, fuori abbonamento); poi martedì 24 (ore 20.30 turno A di abbonamento) e giovedì 26 (ore 20,30, turno B).
Ieri sono cominciate ufficialmente le prove al Municipale con la compagnia ancora a ranghi ridotti. La stella di questa produzione, il tenore spagnolo Josè Cura, arriverà la prossima settimana.
Le due opere brevi, che godono di grande popolarità, mancavano dal palcoscenico piacentino da diversi anni: Cavalleria dal '90, Pagliacci dal '92 e bisogna risalire alla stagione '74-75 per ritrovarle insieme in una produzione del Municipale da ricordare come esemplare della vitalità musicale e vocale piacentina, con protagonisti Gabriella Mazza, Flaviano Labò, Carlo Menippo, Carlo Torregiani e Franco Piva e la direzione musicale affidata al maestro Glauco Cataldo.
L'edizione più recente di Cavalleria si ebbe nel gennaio '90 abbinata a Suor Angelica, direttore Giacomo Zani, regia di Paolo Trevisi, nel progetto triennale dedicato al "trittico" di Puccini. Nel dicembre '92 fu la volta di Pagliacci assieme a Il Tabarro, direzione musicale del maestro Paolo Pelosi, regia di Flavio Ambrosini.
Cavalleria rusticana, giovandosi del libretto di Giovanni Targioni Tozzetti e Giovanni Menasci, debuttò a Roma al Teatro Costanzi nel maggio 1890, come primo premio di un concorso indetto a favore dei giovani compositori, con un trionfale successo che impose Pietro Mascagni all'attenzione dei teatri d'opera non solo italiani. Al Municipale ritorna con le scene e la regia di Beppe De Tomasi, ben noto al pubblico filolirico piacentino. L'Orchestra della Fondazione Toscanini è diretta dal maestro Julian Kovatchev. La compagnia di canto vede insieme artisti che già hanno calcato le tavole del Municipale. Per Cavalleria Elisabetta Fiorillo è Santuzza, Renzo Zulian è Turiddu, Serena Pasqualini fa Mamma Lucia, Alberto Mastromarino è Alfio, Tiziana Carraro è Lola.
Per Pagliacci sono chiamati in scena il grande Josè Cura come Canio, Claudia Toti Lombardozzi come Nedda, ancora Alberto Mastromarino per Tonio, mentre Giorgio Trucco è Beppe e Luca Salsi fa Silvio. Il Coro del Municipale è diretto dal maestro Corrado Casati.
Dopo le prime prove in sala a Parma, in palcoscenico, con predisposta la scena di Cavalleria si studiano i movimenti, gli incontri e gli scontri con il finale tragico. Elisabetta Fiorillo (soprano) si ritrova "finalmente" a fare un personaggio solare, mediterraneo come lei, napoletana verace, dopo tante volte in Ballo in maschera come Ulrica, l'ultima al Covent Garden. Ma la si ricorda nell'edizione straordinaria di Piacenza Expo con la regia di Pier Luigi Pizzi. "Santuzza l'ho cantata a Tokyo – ricorda - e al San Carlo di Napoli, dove ritornerò, sempre con grande partecipazione emotiva. E' una vicinanza di sentimenti con un personaggio che mi mette a mio agio".
Serena Pasqualini, contralto, originaria di Macerata, diplomata al Conservatorio di Ferrara, ha debuttato allo Sperimentale di Spoleto e calcò per la prima volta le tavole del Municipale per una sostituzione di Fiorenza Cossotto. Anche per Tiziana Carraro, mezzosoprano, è un ritorno sul palcoscenico piacentino, dopo le recenti Aida e Traviata firmate da Franco Zeffirelli. Alberto Mastromarino è di ritorno da Berlino dove ha cantato Cavalleria e Pagliacci. Originario di Livorno, ha studiato a Roma con Paolo Silveri. Ha debuttato in Traviata a Babilonia e frequenta un vasto repertorio verdiano e verista. Renzo Zulian, tenore, è veneziano di nascita. Ha debuttato nel '92 in Butterfly a Timisoara. Ha successivamente cantato all'Opera di Maribor, in Germania, Austria, Spagna Giappone e Stati Uniti. Nella passata stagione ha cantato Cavalleria a Maribor. Lo si ricorda al Municipale in Turandot, produzione del Teatro Comunale di Modena, come Calaf.
Gian Carlo Andreoli