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Giovedì 12 Maggio 2005 - Libertà

Quando arte e scienza si confrontano

Il Liceo Scientifico festeggia l'ottantesimo anniversario con una collettiva di alta valenza culturale. Al "Respighi" un viaggio tra pittura e scultura piacentina

"Perché l'artista è un puro e semplice occhio che guarda il mondo, un puro occhio dell'umanità, attraverso il quale essa contempla la realtà" scriveva Pavel Florenskij teologo, filosofo, matematico e teorico dell'arte. Il rapporto tra arte, scienza e ragione che ha caratterizzato così marcatamente il secolo appena trascorso sta alla base della rassegna artistica allestita al Liceo Scientifico "Respighi" per celebrare gli ottant'anni di fondazione dell'istituto scolastico. Architettura, scultura, pittura, grafica e fotografia offrono nuovi spunti di ricerca e riflessione per gli studenti dell'istituto scolastico ma anche per i visitatori che si trovano inseriti in un contesto architettonico particolarmente coinvolgente e indicato. L'edificio ideato dall'architetto Luigi Moretti, uno tra i più importanti artefici italiani della prima metà del Novecento, con i suoi spazi luminosi ed intriganti accompagna un percorso espositivo che Romano Tagliaferri, curatore della rassegna, ha saputo rendere estremamente piacevole e leggibile. Uno spaccato dell'arte piacentina del secondo Novecento di cui lo stesso Tagliaferri è stato ed è tuttora uno dei principali protagonisti trattandosi di un pittore legato a quella scuola piacentina che ha avuto in Gustavo Foppiani il suo principale punto di riferimento. "Fantastico" ma anche astrazione con i lavori di un altro caposcuola, Ludovico Mosconi, al quale diversi altri artisti piacentini hanno guardato nel corso degli anni. La rassegna al Liceo Scientifico permette di comparare queste differenti ma altrettanto importanti e significative espressioni artistiche ma non solo. Il linguaggio dell'arte è quantomai vario e difficilmente inquadrabile in schematismi o cliché, così il percorso espositivo ci accompagna in un viaggio alla scoperta delle diversità della cultura visiva a Piacenza con i lavori di venticinque autori. Il settore architettura e ingegneria vede il presidente dell'Ordine degli architetti della provincia di Piacenza Benito Dodi presentare gli elaborati tecnici del restauro di Palazzo Farnese. Per la scultura sono esposte opere di Francesco Perotti, Paolo Perotti, Giuseppe Tirelli, Giorgio Groppi, Giuseppe Serafini, Gustavo Foppiani, Francesco Ferrari e Giorgio Milani. In mostra poi dipinti di Gustavo Foppiani, Cinello, Bruno Cassinari, Bruno Grassi, Bot, Lodovico Mosconi, Alfredo Casali, Giancarlo Braghieri, Gianfranco Asveri, Stefano Canepari, Piergiorgio Armani e Romano Bertuzzi, incisioni di Bruno Missieri, DVD e foto artistiche di Ugo Locatelli, DVD e poster di Franco Scepi. Un'esposizione che, oltre a costruire un contatto diretto tra gli studenti dell'istituto scolastico e la realtà di alcune forze creative piacentine nell'ambito delle arti figurative, fornisce al visitatore l'occasione per vedere riuniti linguaggi diversi tra loro ma tutti animati dal medesimo stimolo di una ricerca che prima di tutto è ricerca interiore. L'artista, figurativo o informale, scultore o pittore che sia, prima di tutto è un attento osservatore della realta che lo circonda. In questo modo si muove con la stessa curiosità ed attenzione dello scienziato che tutto scruta, dalle più lontane e sconosciute galassie alle più complesse e infinitesimali strutture della materia. L'artista guarda il mondo che lo circonda e cerca di coglierne l'essenza per trasformarla in un segno, in una forma, in una ben definita cromia. L'espressione di questa ricerca ha mille e mille sfaccettature differenti e la rassegna al "Respighi" ne offre una "campionatura" decisamente di alta valenza (certamente integrabile con altri importanti autori piacentini). Foppiani colpisce per la freschezza del linguaggio, Mosconi per l'essenzialità del segno, Cassinari per quel caleidoscopio di immagini e colori ma una breve citazione merita ogni autore. Rolando e Serafini per la geometria delle forme, Ferrari e Vegezzi per lo scanzonato utilizzo del legno nelle loro sculture. E poi la prorompente carica dei differenti linguaggi figurativi e temporali delle sculture di Groppi, Tirelli, Francesco e Paolo Perotti e i poetari di Giorgio Milani. Tagliaferri, da buon pittore qual è, propone una sequenza di artisti storici come Bot, Cassinari, Cinello, Foppiani e Mosconi affiancondoli al surrealismo di Braghieri e Canepari, alle differenti visioni dei paesaggi di Asveri e Casali, ai sassi di Bertuzzi, alla libertà di Armani e alla figurazione di Bruno Grassi. Poi la grafica sempre essenziale di Bruno Missieri, le foto di Locatelli, i manifesti pubblicitari di Franco Scepi e gli elaborati architettonici di Benito Dodi. Decisamente molta carne al fuoco per una rassegna che ha, purtroppo una durata molto limitata nel tempo. Ma, come hanno sottolineato gli organizzatori, l'iniziativa non rimarrà circoscritta alla mostra.

Crea-Azione-Crea Liceo Scientifico "Respighi". Da lunedì a venerdì 9,00 - 12,30; sabato 14 maggio 9,30 - 12,30 e 16,00 - 19. Fino al 14 maggio 2005.

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