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Mercoledì 11 Maggio 2005 - Libertà

Il Patto "chiama" la Fondazione

Il Piano Strategico per Piacenza riparte con Comune, Provincia Camera di Commercio e Università. Marazzi: "Disponibili, ma per le nostre competenze"

Il Piano Strategico di Piacenza riparte e "chiama" la Fondazione di Piacenza e Vigevano. Lo fa per bocca del sindaco Roberto Reggi, che considera importantissimo avere "il contributo di idee e di risorse" di un'istituzione locale che ha l'utilità sociale come principale fine statutario. "Disponibili, nell'ambito di quella che è la mission della Fondazione" risponde, a margine dell'incontro, il presidente Giacomo Marazzi.
"Non ne abbiamo ancora parlato" aggiunge poi, precisando che la Fondazione "può comunque muoversi soltanto all'interno dei propri ambiti statutari, ad esempio l'istruzione scolastica ed universitaria, l'arte e la cultura, la conservazione e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali, oltre alle originarie finalità di assistenza e tutela delle categorie sociali più deboli. Se possiamo collaborare per lo sviluppo della città siamo ben lieti di farlo" conclude Marazzi, che aspetta ora la "chiamata" ufficiale del Comitato Strategico.
La partenza del nuovo Piano è stata ufficializzata ieri mattina nella sala giunta della Provincia (che sarà l'ente coordinatore, attraverso il proprio funzionario Vittorio Silva).
"La domanda a cui si deve rispondere - ha spiegato nell'introduzione il Presidente della Provincia, Gian Luigi Boiardi - è come vediamo Piacenza nel 2020"?
Una domanda che ne contiene tante altre. Quali assi di sviluppo? Quale città vogliamo? Quali priorità sul fronte infrastrutturale? Quali le emergenze in tema di coesione sociale? Quali spinte all'innovazione tecnologica e produttiva? Quali le nuove azioni di riqualificazione urbana e territoriale? Quali le priorità in tema di compatibilità ambientale? Quali le alleanze territoriali e istituzionali da stringere?
"Il Piano - è stato spiegato - sarà costituito, più che da un elenco chiuso di progetti, da una visione del futuro di Piacenza (alcune strategie di sviluppo) e da alcune regole: i soggetti che aderiranno al Piano si impegneranno ad operare in coerenza con la visione delineata e a sviluppare progetti per la sua attuazione".
Gli Enti sottoscrittori si impegneranno ad accompagnare i principali progetti e strumenti di programmazione finanziaria e di settore con una valutazione di coerenza con il Piano Strategico.
Sarà istituito il marchio del Piano Strategico per Piacenza: potrà essere utilizzato dai progetti e dalle iniziative validate dal Comitato Strategico secondo modalità di rilascio da definire.
"Nel Comitato Strategico - ha spiegato Reggi - assieme a consiglieri e membri delle due giunte,
comunale e provinciale, saranno invitati i rappresentanti piacentini presso la Regione e il Parlamento. Saranno costituite a cura degli enti una segreteria tecnica-organizzativa a supporto del Comitato Strategico. Ci sarà un fondo annuale per sostenere l'elaborazione di progetti di attuazione del Piano; un advisory board composta da personalità di rilievo nazionale ed internazionale. Sarà elaborato un rapporto annuale, sottoposto agli Stati Generali, sullo stato di attuazione del Piano e realizzato dal Nucleo di valutazione e monitoraggio".
I finanziamenti iniziali saranno garantiti da un fondo di 45mila euro messo a disposizione dai tre enti fondatori: Comune, Provincia e Camera di Commercio (l'Università Cattolica è presente, ma con un ruolo di consulenza scientifica). Durante la riunione di ieri mattina - cui hanno preso parte anche il presidente della Camera di Commercio, Giuseppe Parenti; il professor Enrico Ciciotti (in rappresentanza della "Cattolica"); gli assessori Ernesto Carini (Comune) ed Alberto Borghi (Provincia) - è stata fissata anche una prima agenda dei lavori.
La prima tappa - il 16 maggio alla "Cattolica" - sarà un incontro con i presidi degli Istituti scolastici superiori di Piacenza ("il Piano deve partire dai giovani" ha ribadito ieri Reggi); il giorno successivo, in Provincia, riunione congiunta delle Giunte di Comune e Provincia. Il 24 maggio a Palazzo Farnese riunione del Comitato Strategico seguita - il 30 maggio, nelle rispettive sedi - da riunioni del Consiglio Comunale e del Consiglio Provinciale. Entro luglio dovrà essere elaborato un documento-base per il Piano "Piacenza 2020".
A settembre, alla "Cattolica" un importante appuntamento di "rappresentanza" con un convegno internazionale sulla Pianificazione Strategica seguito, in ottobre/novembre dalla convocazione degli Stati Generali in modo da arrivare prima della fine del 2005 all'approvazione del nuovo Piano e all'avvio dei "cantieri" di attuazione.

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