Mercoledì 12 Novembre 2003 - Libertà
Vittorio Volpi presenta il suo libro sul Giappone
Venerdì ore 21 in Fondazione - Il presidente di Ubs-Italia: 30 anni a Tokyo
"Giappone, l'identità perduta". Questo il titolo del libro di Vittorio Volpi, presidente di UBS-Italia che, venerdì prossimo, alle 21, sarà presentato presso l'auditorium della Fondazione in via S. Eufemia. Il libro - edito dalla Sperling&Kupfer - è un punto di vista originale sulle sfide sociali, culturali ed economiche che il Giappone si trova oggi ad affronare. E'dedicato a politici, imprenditori, operatori economici, studiosi, studenti che nutrono interesse verso questo lontano e affascinante paese. Toccherà a Gaetano Rizzuto, direttore di Libertà, presentare e intervistare Vittorio Volpi che per trent'anni ha vissuto a Tokyo ed ha già scritto altri due libri sul Giappone. Nel 1988 ha pubblicato "Qual è il futuro del gigante economico Giappone" e dieci anni fa "Il Giappone. Nemico o concorrente?". Vittorio Volpi, una vita all'UBS. Tutta la sua storia professionale di uomo di successo l'ha vissuta dentro il colosso bancario svizzero. Prima di assumere la carica di presidente di UBS-Italia è stato trent'anni in Giappone dove ha condotto e sviluppato l'area di intervento della banca svizzera nel paese del Sol Levante. Ha conosciuto molti personaggi dell'imprenditoria italiana interessati ad aprire la porta d'ingresso in Giappone. Trent'anni di vita sociale e culturale ai massimi livelli, dagli ambasciatori italiani che si sono succeduti a Tokyo ai politici e agli industriali che hanno visitato questo paese. Cinque lingue, una laurea, tre libri e un'esperiensa finanziaria invidiabile. Dal Giappone ha anche collaborato con il Corriere della Sera scrivendo articoli sull'economia nipponica. Nel libro che verrà presentato venerdì sera Volpi affronta la sfida e il declino del Giappone, avanza ventuno proposte per cambiare il Giappone e mette a confronto l'Italia e il Giappone. E alla fine si chiede:"Per quali ragioni il Giappone, riconosciuto unanimente come la seconda potenza economica del mondo è incapace di riprendersi dalla recessione seguita allo scoppio della "bolla"?".
Red. Cu.