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Domenica 9 Novembre 2003 - Libertà

Perinetti, uomo e artista dentro le sue opere

Agli Amici dell'Arte l'esposizione del pittore ottocentesco riscoperto dai critici

Affollato vernissage nel salone degli Amici dell'Arte per la prima antologica dedicata al pittore piacentino Emilio Perinetti (1852-1936). Un artista fecondo, salutato dal successo fin dagli esordi negli anni '70 dell'800, caduto da decenni in oblio, ma la cui figura è interessante e significativa, anche per i ripetuti rapporti professionali intercorsi con il suo grande contemporaneo, l'amico-rivale Francesco Ghittoni. Ieri pomeriggio all'inaugurazione sono intervenuti il curatore Ferdinando Arisi e il presidente dell'associazione Amici dell'Arte, Lino Gallarati, che ha ricordato Perinetti anche come benefattore, (lasciò il podere Quaiello di San Giorgio all'Ospedale Civile di Piacenza) ed auspicato che l'esposizione, realizzata con il determinante contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, possa servire a conoscere meglio l'arte piacentina tra i secoli XIX e XX. Il catalogo-monografia, a cura di Arisi, traccia un ritratto artistico ed umano del Perinetti, citando spesso il Ghittoni, in quanto i due - come ha raccontato al pubblico accorso per l'inaugurazione - ebbero un percorso per tanti aspetti parallelo. Entrambi studiarono al Gazzola, (in mostra è possibile confrontare il loro approccio ai modelli, grazie ad esercitazioni su temi uguali o analoghi per contrasto, proposti dal maestro Pollinari), godettero del generoso mecenatismo del conte Francesco Caracciolo e lavorano insieme per i primi dodici anni di attività, i più felici - ha spiegato Arisi - dell'arte di Perinetti che, contrariamente a Ghittoni, raggiunse subito l'agiatezza economica. Sulle pareti delle due sale sfilano 54 opere: nature morte, ritratti, paesaggi, scene di vita degli umili colte con uno sguardo analitico, tale da renderle oggi documenti unici sul folclore delle campagne. Tra il pubblico affascinato dalle opere esposte, lo storico Giorgio Fiori, che ha polemicamente accostato la mostra di Perinetti all'antologica di Ludovico Mosconi: "Questa mostra agli Amici dell'Arte è bellissima e presenta bellissimi quadri - ha affermato, sottolineando la diversità di spesa per le due iniziative -: Questa di Perinetti, compresi i cataloghi, è costata 12 milioni di lire. Quella su Mosconi, e Mosconi checché se ne dica - ha rimarcato Fiori - non vale quanto Perinetti, è costata 480 milioni di lire. Il curatore Arisi ha ricevuto un compenso pari a zero. Il compenso di Cavallo assomma a 60 milioni di lire netti, che salgono a 112 se si considerano complessivamente anche gli altri collaboratori". La mostra su Emilio Perinetti resterà aperta, ad ingresso gratuito, fino al 4 dicembre, tutti i giorni dalle ore 16.30 alle 19.30; i festivi anche la mattina dalle ore 10 alle 12.

ANNA ANSELMI

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