Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Mercoledì 5 Novembre 2003 - Libertà

"Idee giovani, linfa per l'economia"

Terza edizione dell'iniziativa firmata da Assoindustria, Fondazione, Camera di Commercio e Università. Riparte il concorso su progetti innovativi per il territorio

L'ingegner Giuseppe Parenti, presidente di Assoindustria, ha voluto stupire con "effetti speciali" l'uditorio di studenti universitari radunati ieri nella sede di via IV Novembre per la presentazione della terza edizione del concorso "Piacenza Produce Innovazione".
E per mostrare come un'idea semplice e geniale sia alla portata di molti, purché dotati di mente creativa e neuroni funzionanti: ecco materializzarsi sul tavolo dei relatori un aggeggio dotato di ventosa e manovella per pulire, tagliare e privare del torsolo in un "battito di ciglia" una bella mela, il tutto senza sporcarsi le mani.
Pare che nei i ristoranti più trendy
non possa mancare. Applauso e grande simpatia dei ragazzi per la trovata che ha "rotto il ghiaccio" strappando sorrisi. Forse qualcuno di loro sarà invogliato ad inventare un nuovo prodotto, o un servizio, o a migliorare, innovandolo, un processo produttivo.
"Le idee si affinano strada facendo, noi ne abbiamo tante..." scherzano due studenti di Economia, Arturo Bevilacqua e Vito Nistri mentre seguono attenti la presentazione. "Se mi piacerebbe far l'imprenditrice? Certo che mi piacerebbe, e vorrei andare all'estero" fa eco la studentessa Gloria Rossetti.
I ragazzi intervenuti alla presentazione di "Piacenza Produce Innovazione", giunta alla terza edizione, pare che il "posto fisso" non ce l'abbiamo già più in testa come obiettivo unico delle loro aspirazioni. E proprio Parenti li rafforza in questa convinzione: "Il posto fisso non esiste più, ma può essere imprenditore anche chi lavora alle dipendenze, purché sappia dare qualcosa di suo, di innovativo, al proprio lavoro. Voi giovani avete un sacco di opportunità, ma dovete guardare il mondo con un occhio diverso....".
E una certa intraprendenza si fa strada nel tessuto universitario se è vero, come ha sostenuto l'ideatore del concorso, Antonio Cogni, che la prima edizione del concorso ha riservato molti progetti, ma la seconda ha meravigliato per la qualità delle idee imprenditoriali. Oggi, per rendere più efficace la messa in opera dei progetti, il passaggio dall'idea alla realizzazione, si è reso disponibile anche il Gruppo Giovani Industriali, che affiancherà il concorso. Il messaggio di Cogni è stimolante: "Bando a timori revenziali, prendete sul serio le vostre idee, partendo dalle competenze e dalle conoscenze che avete!".
L'iniziativa, che quest'anno prevede un primo premio di 10 mila euro, un secondo di 7.500 e per tutti i finalisti un "bonus" di 500 euro, è attivamente sostenuta anche dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano. Il portavoce della Fondazione, Attilio Ceresa, è convinto che l'innovazione non debba essere relegata nelle aule, per il bene del territorio, e che si debba investire su ogni anello della "catena del valore" di un processo o di un prodotto. L'economia locale naviga in "acque pericolose" avverte Enrico Zangrandi a nome della Camera di Commercio, altro partner dell'iniziativa, l'innovazione diventa un imperativo categorico per far crescere il sistema, sia aiutando le imprese ad aumentare dimensionalmente, sia con nuove imprese innovative. E Zangrandi lancia un'idea: perché non concentrarsi su temi di stringente attualità, come per esempio la salvaguardia di risorse fondamentali quali l'acqua?
Uno sprone infine da Stefano Consonni (Politecnico) e da Domenico Ferrari (Università Cattolica). Il primo preannuncia la nascita dell'incubatore che accompagnerà la formazione d'imprese e nota però come il nostro Paese sia agli ultimi posti in Europa per numero di brevetti e numero di ricercatori. Il secondo riconosce che nella società italiana e piacentina in particolare si ha troppa "paura del nuovo", invece dall'"osare", asserisce, non si può che aver "beneficio".

Patrizia Soffientini

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio