Lunedì 29 Dicembre 2003 - Libertà

Letture e performance: è l'omaggio a Morando

Stasera in Biblioteca il tributo al poeta

Omaggio ad un poeta di corte farnesiana questa sera alla Biblioteca Passerini Landi, in via Carducci 14. Appuntamento dalle 20.30 alle 22.30 (ingresso libero) per una singolare iniziativa proposta e coordinata dal regista Stefano Tomassini con il Comune, la Fondazione di Piacenza e Vigevano, la Biblioteca e le edizioni Tipleco. Performing Morando (at the Library), sottotitolo "tributo fuori luogo a un poeta della corte farnesiana" vuol essere il primo omaggio a Bernardo Morando, poeta e drammaturgo, uomo di corte e testimone della peste piacentina del '600. Il tutto attraverso reading poetici sui libretti teatrali dell'autore barocco, proposti da Infidi Lumi, Ars di Natura e Stefano Sampaolo, con la collaborazione del giovane scrittore Gabriele Dadati. Si tratta di performance teatrali, ispirate a miti e allegorie della feste presenti nelle opere di Morando (1589-1656), di origine genovese, ma trasferitosi giovanissimo nella nostra città. Lo spettacolo sarà articolato in cinque Stanze, ciascuna incentrata su un testo del poeta. "Focus 1" (time room) presenterà Le vicende del tempo, dramma fantastico musicale del 1652; "focus 2" (Rosalinda room) La Rosalinda, romanzo del 1650; "focus 3" (water room) Le ninfe del Po, balletto del 1644; "focus 4" (love room) Le risse pacificate da Cupido, festa a cavallo del 1644 e "focus 5" (victorius room) Vittoria d'amore, balletto del 1641. In scena, tra gli altri: Filippo Tansini, Domenico Sannino, Nicola Spotorno, Gabriella Carrozza, Davide Pozzoli, Paolotta Macrì, Dafne Mulazzi e Massimiliano Polloni. Tomassini con questa iniziativa avvia così un percorso di studio dello scrittore secentesco che si inquadra in un progetto più ampio di rivalutazione storico-artistica di Morando comprendente, oltre a reading poetici, censimento e schedatura integrale delle sue opere, che verranno pubblicate in quattro volumi di testi e studi, anche un convegno internazionale sull'opera di Morando.

ETTORE BRENTA