Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Mercoledì 24 Dicembre 2003 - Libertà

Promuovere la mostra e renderla itinerante

La proposta

"La capacità di Mosconi di esprimersi come uno sconosciuto - scriveva il noto critico Luigi Carluccio - è sconcertante. Può sembrare anche questa una forma volontaria di rifiuto, giacché si realizza a dispetto della linea corrente, delle cronache della sua vita e del suo lavoro. Su questa linea infatti si incontrano, come un loro giusto periodo, le mostre in buone gallerie: Apollinaire, Cavallino; l'interessamento della critica più sensibile, Franco Russoli, Alberto Martini, Mario De Micheli; i dialoghi con amici poeti che prendono quasi sempre un avvio dalle affinità di un canto appartato e di una solitudine scontrosa; i confronti infine con le espressioni dell'arte di altri tempi: Proust, Carpaccio e i cavalli farnesiani del Mochi, che lo riconoscono idealmente nel cuore gentile della natia Piacenza…".
"Se nell'arte del nostro tempo - prosegue Carluccio - c'è posto per accogliere, giusto nei contorni di un'isola o di una nube in bilico su uno spigolo o dentro una goccia, lacrima o sangue che sia, ma verità dei sentimenti, sia pure ridotti alla loro essenza e indicati con i simboli più elementari, la forma del cuore per esempio: quel posto è riservato a Mosconi".
Difficilmente nasceranno a breve altri critici provvisti della sensibilità e della profondità di conoscenza di Longhi, Venturi oppure Carluccio e quindi passeranno parecchi decenni prima che Mosconi venga riconosciuto per i valori pittorici che ha impresso nelle sue opere.
Le arti visive (pittura e scultura) oggi sono relegate allo sguardo un po'stanco e assente del pubblico che vuole consumare il rito della partecipazione guidata (simile a greggi di pecore) alle mostre pubblicizzate dai grandi centri di cultura. La sottocultura televisiva con i suoi programmi commerciali i suoi epigoni legati in modo esclusivo alla audience, comportano una omologazione di tutti i valori ad un livello il più basso possibile che non impegni la sensibilità e l'intelligenza del pubblico, ma solo il denaro (con tutto ciò che ne consegue).
Caro Mosconi "mala tempora currunt", questo pantano ci paralizza tutti e ci sporca con il brutto della ovvietà. Questa restaurazione era iniziata già dai tuoi tempi, ma la tua sola presenza vitale faceva emergere la tua vivacità intellettuale
spesso interrotta da solitudine scontrosa. "Che tristosa" solevi ripetere nei momenti quasi quotidiani di sconforto, spleen del trascorrere del tempo, delle difficoltà quotidiane del vivere. Sempre ti sei risollevato ed hai affrontato le vicissitudini della vita, sempre anche noi abbiamo voluto sorreggerti, remare contro corrente ci comporterà un impegno infinito nel tempo.
Conosco la sensibilità di Stefano Pareti e di Luigi Cavallo, ed ammiro il risultato di qualità della mostra, a loro faccio lo stesso appunto che io, Xerra e Baio facemmo nella riunione iniziale fra gli amici di Mosconi, questa mostra avrà poca risonanza se non sarà supportata e conosciuta presso i media nazionali (giornali e televisioni) e non sarà itinerante presso altri enti culturali; è quindi probabile che le risorse disponibili andavano distribuite meglio per raggiungere questo fine.

ARTEMIO CAVAGNA

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio