Domenica 18 Aprile 2004 - Libertà
Viaggio in 50 anni di cultura piacentina
GRUPPO CIAMPI. Presentato in Fondazione il libro che ripercorre la storia dell'istituzione musicale. Nel '54 l'intuizione di Zanaboni, poi una lunga serie di successi
È soprattutto un viaggio attraverso le immagini il volume Ciampi 1954-2004 Cinquant'anni di musica a Piacenza, presentato l'altra sera alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, ma anche un altrettanto interessante repertorio dei programmi dei concerti organizzati dalla longeva istituzione musicale piacentina, attraverso i quali si passa in rassegna mezzo secolo di vita del Gruppo Strumentale e, più in generale, della cultura cittadina. Nell'affollato auditorium di via Sant'Eufemia, un testimone diretto, il musicologo Francesco Bussi, ha ricordato "quel favoloso anno 1954, in cui Zanaboni, uomo adamantino, dalla personalità di ferro, dotato come compositore, organista, organizzatore, ha voluto istituire qualcosa rimasto come pietra miliare della storia tout court di Piacenza". Il chiaro obiettivo del fondatore era quello di dotare la sua città, "operistica per antonomasia, di una coscienza musicale della quale era carente". Scorrendo le oltre 300 pagine del volume, si constata quanto intensa sia stata l'attività del "Ciampi", il cui nome, oltre a ricordare l'omonimo compositore del Settecento, è significativamente anche acrostico di Centro Incremento Attività Musicali Piacentine. In fondo al libro, l'indice alfabetico degli interpreti evidenzia su quante e quali collaborazioni prestigiose abbia potuto contare il gruppo, la cui vicenda si è intrecciata con quella di altri importanti sodalizi locali. Ad esempio, il 19 novembre 1953 al Politeama, qualche mese prima di costituirsi ufficialmente, l'ensemble partecipò al battesimo della Famiglia Piasinteina, sulle note di Vincenzo Legrenzio Ciampi. Fruttuosa la cooperazione con l'allora Ente Provinciale per il Turismo per portare la musica in monumentali "cornici" di indubbio fascino e valore artistico. Bussi ha rimarcato come, prima del "Ciampi" siano esistite a Piacenza altre realtà capaci di organizzare concerti di assoluta rilevanza, come gli Amici dell'Arte agli esordi e il Circolo della Galleria fino al 1945, senza che nessuna riuscisse a raggiungere un così ragguardevole traguardo di vita. Il maestro Giovanni Acciai ha invitato a riflettere "sul peso che il binomio costituitosi tra due straordinarie personalità, Zanaboni e Roberto Goitre, ha avuto sullo sviluppo della cultura musicale piacentina e, in particolare, della coralità". A ribadire il riconoscimento dell'apporto fornito dal Gruppo Ciampi alla comunità locale (e non solo) sono intervenuti il presidente della Provincia Squeri e gli assessori alla cultura Anelli (Provincia) e Pareti (Comune), enti che, con la Fondazione e la Banca di Piacenza, hanno contribuito alla pubblicazione. Claudio Saltarelli, dall'85, dopo la scomparsa di Zanaboni, suo successore alla guida del "Ciampi", ha definito il libro "una raccolta di memorie da lasciare ai posteri e da condividere con gli altri, promossa per evitare che queste testimonianze restassero solo nei nostri archivi". La serata, condotta da Alberto Brenni, ha poi lasciato la parola alla musica.
Anna Anselmi