Sabato 17 Aprile 2004 - Libertà
La Cisl piacentina e gli aiuti alla Bosnia
Solidarietà
L'impegno della C.I.S.L. di Piacenza per la Bosnia si è avviato durante la guerra degli anni novanta.
1993 - Novembre: una delegazione di amministratori della Città bosniaca di Zenica visita la Città di Piacenza nel corso di un programma promosso dalla C.I.S.L. di Piacenza.
1995 - Giugno: con il contributo del Comune di Piacenza lo I.A.L. Emilia Romagna (Ente di Formazione C.I.S.L.) organizza un Corso di formazione per n.20 docenti delle Scuole superiori della Città di Zenica sulle problematiche famigliari e sui diritti previsti dai rispettivi ordinamenti. Il Corso dura 15 giorni.
1995 - Ottobre: l'allora Segretario della C.I.S.L. di Piacenza, Sandro Loschi, con un gruppo di volontari della Città di Fiorenzuola, visita le scuole della Città di Zenica.
1996 - Agosto: il Segretario della C.I.S.L. di Piacenza viene invitato dalle autorità scolastiche della Città di Zenica (la guerra è finita da pochi mesi) per sottoporgli la situazione disastrosa delle scuole di Zenica.
1996 - Ottobre: parte un primo carico di aiuti per i bambini delle scuole di Zenica, organizzato dalla C.I.S.L. e da un gruppo di volontari di Fiorenzuola, che si recano direttamente in quella città.
1996 - Dicembre: a fine anno parte un altro carico di aiuti non solo per le scuole, ma anche per i profughi ospitati nei diversi campi, sempre con i volontari di Fiorenzuola.
1997: l'esperienza di aiuti umanitari della C.I.S.L. di Piacenza fa sì che nasca l'Associazione "Fiorenzuola Oltre i Confini", tuttora attivissima.
Ogni anno, sono organizzati due viaggi umanitari.
1998: il Coro "Omladinski Hor", composto da 70 giovani dai 16 ai 25 anni, è ospite di Fiorenzuola Oltre i Confini e della C.I.S.L. di Piacenza; l'esperienza si ripete nel 2000, nel 2001 e nel 2002.
Il Coro sarà di nuovo a Piacenza dal 25 al 31 maggio 2004.
1999: 1° stage della durata di due mesi compiuto da 10 allieve della scuola infermieristica di Zenica nelle strutture sanitarie di Fiorenzuola e Fidenza; l'esperienza si ripete nel 2001 e nel 2002.
Il progetto è cofinanziata dalla Regione Emilia Romagna.
2002 - Aprile: una delegazione di sindacalisti della FNP Emilia Romagna, con i volontari di Fiorenzuola Oltre i Confini, visita i progetti attuati dall'Associazione Fiorenzuola Oltre i Confini e si impegna a cofinanziare la costruzione di una palestra presso l'orfanotrofio Dom i Porodica di Zenica. La palestra ha usufruito di finanziamenti della Fondazione di Piacenza e Vigevano, del Comune di Fiorenzuola, oltre ovviamente della C.I.S.L. di Piacenza, e sarà prossimamente inaugurata.
2003: realizzazione, in collaborazione con un gruppo di cittadini bosniaci residenti da tempo a Piacenza, della Mostra Filatelica sul Ponte di Mostar, opera sotto tutela UNESCO, Mostra patrocinata dal Comune di Piacenza, con proiezione di un filmato, presso la Galleria d'Arte Moderna "Ricci Oddi"; tre eminenti personalità del mondo culturale di Mostar sono ospitate a Piacenza.
2004: La Regione Emilia Romagna attua il finanziamento del progetto C.I.S.L. di formazione sindacale a beneficio di un gruppo di lavoratori di Zenica che intendono fare esperienza sindacale in patria.
A queste iniziative, si aggiunge la continua raccolta di materiali didattici e di prodotti farmaceutici a beneficio delle popolazioni di Zenica, ed in particolare dei bambini.
L'azione della C.I.S.L. e dei cittadini bosniaci si è sviluppata con iniziative anche a favore delle altre popolazioni balcaniche.
Solamente ad esempio, citiamo la vicenda di Liridon Marmullaku, bambino kosovaro affetto da una gravissima forma di leucemia e curato anche tramite il sostegno ed il contributo della C.I.S.L. di Piacenza, di Fiorenzuola Oltre i Confini e dell'Associazione contro le leucemie. Liridon non ce l'ha fatta, nonostante gli sforzi ed il prodigarsi dell'equipe medica piacentina coordinata dal Prof. Cavanna; il corpo di Liridon, traslato in Bosnia anche grazie all'aiuto ed all'intervento della C.I.S.L. di Piacenza, ora riposa nella sua patria.
L'attività della C.I.S.L. e di Fiorenzuola Oltre i Confini per Zenica e per la Bosnia continua. La costituzione di un'Associazione di cittadini bosniaci a Piacenza, affiliata all'A.N.O.L.F. - C.I.S.L., alla cui assemblea di apertura è intervenuto il Console Bosniaco in Italia, non vuol certo essere una dichiarazione di esclusiva, o un tentativo di egemonia!
Si inserisce invece in un insieme di attività, di interventi, di aiuti, di iniziative che la C.I.S.L. di Piacenza, Fiorenzuola Oltre i Confini ed alcuni cittadini bosniaci residenti a Piacenza hanno insieme portato avanti con impegno, volontà e spirito umanitario.
La C.I.S.L. si sente profondamente vicina alla Bosnia e alle sue sofferenze, anche oggi, in un momento in cui i riflettori dei media sono puntati altrove.
Non intende certo monopolizzare il rapporto con la Bosnia e con i suoi cittadini, anzi!
Ci dispiace che qualcuno, intervenendo sul nostro quotidiano, abbia frainteso, o comunque abbia cercato di far nascere una polemica finalizzata più a creare divisioni che non a costruire relazioni di amicizia e di collaborazione.
Nessuno è impedito - ci mancherebbe altro! - dal costituire altre Associazioni di cittadini bosniaci, con le quali la C.I.S.L. e la stessa neonata Associazione sarebbero ben contenti di collaborare (c'è ancora tanto da fare!), ma le attività ed il lavoro già svolto negli ultimi dieci anni stanno a testimoniare che l'attenzione per la Bosnia della C.I.S.L. e di Fiorenzuola Oltre i Confini è sempre stata viva e attiva, si è espressa in aiuti concreti, in tanti fatti, non solo in parole. Di quanto sopra descritto sono fedeli testimoni la Redazione del quotidiano "Libertà" e quella di "Telelibertà", che hanno sempre dato ampio spazio alle numerose iniziative attivate sia a Piacenza, che in Bosnia.
Non ci sembra, a fronte dell'elenco di iniziative sopra presentato, che la C.I.S.L. di Piacenza sia stata "solo una parte del grande movimento di solidarietà che si costituì in Piacenza". Ci sembra di avere fatto ben di più (anche se certo ancora poco, rispetto a quanto avremmo potuto e dovremmo tutti fare per gli amici della terra di Bosnia!).
Intendiamo allontanarci quindi, pur non nascondendo la delusione, da uno spirito polemico che ci sembra assolutamente fuori luogo (non vorremmo che fossero ancora presenti schematismi di natura ideologica in un contesto che dovrebbe esserne veramente lontano ...). Invitiamo invece, come sempre aperti a qualsiasi contributo, i firmatari della lettera "Numerosi i bosniaci immigrati a Piacenza" ad una fattiva collaborazione e ad un lavoro comune a favore della comunità bosniaca, piacentina e non.
*Segretario U.S.T. - C.I.S.L.
Sandro Busca*