Sabato 10 Aprile 2004 - Libertà
Meccanica, ok al super-laboratorio
Il Musp, centro di ricerche avanzate, punta anche a risorse regionali ma il decollo è pressoché sicuro. Sede prevista alla Fiera, forte sostegno dalla Fondazione
Piacenza avrà il suo laboratorio per le macchine utensili ed i sistemi produttivi (Musp), finalizzato alla valorizzazione del settore più evoluto della nostra economia, per promuovere l'eccellenza di Piacenza a livello internazionale con indagini avanzate nel settore meccatronico, affidate ad un team di giovani ricercatori. La Fondazione, è notizia ufficiosa che però circola da giorni negli ambienti economici, ha deciso di investire nel progetto, con uno stanziamento molto significativo: 1milione e 250mila euro "spalmati" sui primi tre anni di avvio del laboratorio. La sede sarebbe invece già prevista a Piacenza Fiere, in un padiglione autonomo, vuoto da anni, ma finanziato in origine dalla Regione con fondi Friet (due miliardi di vecchie lire), perché diventasse una vetrina dell'industria meccanica locale e della tecnologia.
Qualche giorno fa si sono ritrovati a parlare del progetto esponenti delle università piacentine, Cattolica e Politecnico e del mondo dell'impresa locale, presente l'assessore comunale Marco Elefanti (Sviluppo Economico).
L'idea, allo stato attuale, è di sfruttare al massimo le opportunità di cofinanziamenti regionali, in quanto è tuttora aperto un bando, con scadenza il 30 di aprile e una dote di 12 milioni di euro, che si rivolge, da un lato a piccole e medie imprese, dall'altro a centri per l'innovazione, ricerca e sviluppo. La prima linea di finanziamento è stata aperta a febbraio e subito richiusa, dato che il gran numero di progetti avanzati già copriva più della metà degli stanziamenti disponibili. Si punterà così sulla seconda linea di finanziamento, che - se accolta dalla Regione - darebbe una mano a puntellare il progetto piacentino per la meccanica avanzata. Piacenza ha quindi organizzato una sorta di task-force per essere presente in questa partita. Nel frattempo è spuntata anche la proposta alternativa di ospitare nel padiglioncino di Piacenza Expo - portato in dote dagli enti locali - l'Orchestra Cherubini, cresciuta all'ombra del Teatro della Scala e sostenuta dalla Fondazione Toscanini, di cui si è molto parlato nei mesi scorsi a proposito della sua costituzione. Ma l'assessore Elefanti, sollecitato sulla questione, sostiene che il problema non esiste. Si tratta di usare uno spazio vuoto da due anni, ma l'idea portante è di far partire il laboratorio Musp, purché nelle migliori condizioni, con la compartecipazione delle imprese locali e alla svelta. Per quanto si sa, la Camera di Commercio è disposta a stanziare fondi per il Musp e una decina di aziende avrebbero già avanzato un interessamento diretto. Il laboratorio ha bisogno di contare su circa 3 miliardi di vecchie lire per garantirsi lo start-up.
Ottimista è Michele Monno, docente del Politecnico, "padre" del Musp. Monno conferma la disponibilità della Fondazione, i cui fondi sosterrebbero soprattutto l'aspetto strutturale. "Ora si punta a chiedere anche fondi regionali, che prevedono che si formi o un consorzio o una aggregazione di scopo e a questo si lavora con le due università piacentine, le aziende che hanno sostenuto il Musp, istituti extraregionali, associazioni di categoria". Per partire, Monno pensa ad una decina di giovani tecnici ricercatori e a qualche ricercatore senior. Che benefici porterà a Piacenza il Musp? "Come Torino è la città dell'auto, mi piacerebbe che Piacenza fosse la città della meccanica avanzata con tecnici che fanno valere competenze e l'opportunità di creare nuova occupazione, come dimostrano simili laboratori in Germania, Spagna e Paesi Bassi". In Italia, manca invece finora un istituto di ricerca orientato al prodotto.
Patrizia Soffientini