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Sabato 3 Aprile 2004 - Libertà

Bioingegneria, da una sua intuizione partì un'azienda da 15 milioni di euro

Il retroscena

"L'uomo che continua ad essere fonte di insegnamento per tutti noi", come è stato descritto Donati, senza sbavature agiografiche, dai "suoi" compagni di cordata, è anche l'ispiratore della Fab (Fidia Advanced Biopolymers) di Abano Terme, prima azienda europea ad aver applicato l'ingegneria dei tessuti e la coltivazione delle cellule dei pazienti in laboratorio a livello industriale. "Luigi - ha detto ieri Lanfranco Callegaro, amministratore delegato della Fab - aveva voglia che le tecniche sperimentate al Niguarda fossero patrimonio di tutti, e questo suo pensiero mi ha condotto alla fondazione, nel '92, dell'azienda che oggi conta 98 addetti, ha 15 milioni di euro di fatturato e coordina 25 università europee". Curioso, intransigente, onesto, "sempre lo stesso, dai tempi del liceo", lo ha ricordato Giovanni Degli Antoni, piacentino, ordinario del dottorato di Ricerca informatica all'Università di Milano, al pubblico intervenuto in Fondazione, tra cui i familiari del luminare scomparso. Al tavolo dei relatori sono intervenuti anche Riccardo Pietrabissa, ordinario di Bioingegneria industriale al Politecnico di Milano e Marco Botturi, dirigente ospedaliero di Radioterapia presso il Niguarda di Milano, dove Donati fu "presenza originale e controcorrente" per la sua attenzione alla didattica, la sua infinita trasparenza rivolta alla storia personale, il suo intenso rapporto con lo sviluppo tecnologico, da lui promosso ed impiegato in maniera innovativa.

sim.seg

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