Giovedì 1 Aprile 2004 - Libertà

Luigi Donati un chirurgo di grande umanità

L'illustre piacentino scomparso, maestro della chirurgia plastica, sarà commemorato domani in Fondazione

Domani, venerdì 2 aprile, Piacenza ricorderà con un convegno un suo figlio illustre: Luigi Donati, grande maestro della Chirurgia plastica, scomparso il 17 febbraio dello scorso anno a 68 anni. Il prof. Donati ha lasciato la moglie, signora Lucia, e tre figli, due dei quali hanno seguito le sue orme, come chirurghi ed il terzo quelle del nonno, il celebre avvocato Luigi, che fu decano dei legali piacentini e morì nel 1991 a 91 anni.
Padre del Centro grandi ustionati del Niguarda di Milano, Donati era diventato primario dell'Ospedale Maggiore di Milano a soli 32 anni. Docente universitario, insegnava all'università di Milano; guidò la Scuola di specializzazione in chirurgia plastica e ricostruttiva, svolgendo anche una infaticabile opera nel campo della Chirurgia plastica ricostruttiva ed in quello della Chirurgia estetica morfodinamica. Con la grande umanità che lo caratterizzava, si dedicò con intensa passione e brillanti risultati alla soluzione di grandi malformazioni congenite o dopo traumi o ustioni. Recuperare la funzione e ridare l'armonia delle forme era per Donati un obiettivo chirurgico, ma soprattutto umanitario, al quale puntava con tenacia ma anche con grande rispetto per il paziente e la deontologia professionale.
Pur vivendo a Milano da 40 anni, aveva conservato fortissimi legami con la sua città natale.
Il tributo al prof. Donati, proprio per la personalità ricca di umanità e gli amplissimi interessi culturali dello scomparso, non poteva che spaziare in diversi campi, oltre quello della Medicina e si avvarrà, infatti, di interventi multidisciplinari. Al convegno è stato dato il titolo di un'opera dello scomparso "La ricostruzione delle forme" che uscirà postuma prossimamente, per i tipi della Monduzzi Editore, e della quale si parlerà nel corso del convegno, così come sarà ricordata un altro volume postumo del prof. Donati, sull'ingegneria tessutale, pubblicato lo scorso giugno, anch'esso dalla Monduzzi.
Il convegno, con il sottotitolo "Tra realtà virtuali ed applicazioni cliniche", si svolgerà nell'auditorium della Fondazione, in via S. Eufemia 12, con inizio alle 9,15. Terranno relazioni il professor Guido Coggi, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Milano; il professor Nicolò Scuderi, ordinario di Chirurgia plastica all'Università La Sapienza di Roma; il professor Emilio Trabucchi, ordinario di Chirurgia generale all'Università di Milano; il professor Giovanni Degli Antoni, ordinario del dottorato di ricerca informatica all'Università di Milano; il professor Francesco Arcucci, ordinario di Economia degli scambi internazionali all'Università di Bergamo, il professor Riccardo Pietrabissa, ordinario di Bioingegneria industriale al Politecnico di Milano; il dottor Lanfranco Callegaro del Fab (Fidia Advanced Biopolymers) di Abano Terme e il professor Marco Botturi dirigente ospedaliero di Radioterapia all'ospedale Niguarda di Milano.
Il prof. Donati seppe d'essere gravemente malato sette mesi prima della morte, ma affrontò il male con grande forza e serenità, restando fino all'ultimo istante quello di sempre: un uomo innamorato della vita, dal carattere socievole e deciso, adorato da famigliari e colleghi.
"Sono molto legato a Piacenza - ci aveva confidato il prof. Donati in un'intervista pubblicata da "Libertà" tre anni fa -. Il lavoro purtroppo mi impedisce di frequentarla con regolarità. Ma quando si presenta l'occasione di un invito a cena con vecchi amici, allora la scappata a Piacenza è d'obbligo".
Qualche anno fa del suo compagno di prima elementare, Luigi Donati, ha scritto affettuosamente, in un libro di ricordi, un altro piacentino illustre, Giorgio Armani.

Ludovico Lalatta