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Venerdì 6 Maggio 2005 - Libertà

Fotosintesi: metropoli, vita quotidiana e immagini shock

In mostra nella chiesa di Sant'Agostino le opere di dieci fotografi italiani e stranieri. Dai divi alla denuncia sociale

La seconda edizione del festival di Fotosintesi, ospita al centro della basilica rinascimentale a cinque navate di Sant'Agostino, più di 100 fotografie di 10 grandi fotografi del panorama italiano ed internazionale. Si spazia da immagini metropolitane a ritratti di celebri divi, a immagini simboliche, di denuncia sociale, di indagine del corpo, o ancora illusori mondi di imprese e guerre.
In mostra la serie di ritratti di divi di Hollyvood di Kwaku Alston, fotografo californiano che ha lavorato per l'editoria per Time, Code Magazine, Enteraitment, per studios cinematografici come la Tri-star, la Miramax, la Columbia, realizzando immagini anche per etichette discografiche come la Sony music. La sua serie di ritratti è volta a cogliere nella varietà di pose la personalità, l'introspezione psicologica del singolo personaggio, con una luminosità diffusa ed il primato della figura sull'ambiente.
Giovanni Chiaramonte di Varese, noto per numerose mostre internazionali dagli anni 60 ad oggi, ed insegnante di drammaturgia dell'immagine presso all'università Iulm di Milano propone la sua serie "Nature infinite". Sono immagini che indagano sofisticate valenze simboliche e rifrazioni luminose, spaziando dalla natura della scrittura con graffiti, alla natura della musica con uno spartito dalla mano di una scultura, alla natura dello sguardo con un grande occhio all'interno di un ambiente domestico o ancora la natura dell'autunno con una composizione di foglie, tutte immagini che rimandano a mondi interiori.
Il toscano Nicola Cioni propone immagini di imprese fantastiche ambientate con soldatini, creati con l'abilità di un regista da primissimi piani fotografici ed effetti luminosi colorati, cangianti dal rosso al blu e forti controluce. Si ha l'illusione di vedere marines sbarcare in Vietnam, o ancora di vedere astronauti sbarcare sulla luna o di vedere cowboy in lotta tra loro.
Alex Majoli fotografo dell'agenzia Magnum di Londra, espone la propria toccante indagine sociale con immagini in bianco e nero dal manicomio di Léros in Grecia. Sono ritratti drammatici con volti in primo piano, abbracci struggenti, ambienti interni di desolate scale, dove i protagonisti emergono come vittime di un sistema di reclusione.
Emiliano Marangoni di Ravenna propone opere da negativi impressi su grande lastra esposti nella Mammuth camera di sua costruzione, per vedere come un animale estinto un mondo che non riesce a concepire, con immagini in bianco e nero su ambientazioni inconsuete di locali e luoghi pubblici della riviera romagnola.
Fabrizio Marchesi, lodigiano, dal lavoro per importanti testate di moda italiane ed internazionali e per il cinema, propone una parte della sua serie di ritratti "Unique celebrities pictures", pezzi unici realizzati con Polaroid Giant camera, di 50x60 cm. I freschi e vivi ritratti dei grandi divi carpiti dai Festival di Berlino o di Venezia, sono tutti firmati dai celebri attori dopo lo scatto di polaroid, in un'infinita serie di espressioni che varia dal sorriso di Robert De Niro allo sguardo ammiccante di Jonny Depp.
Filippo Romano e Hisashi Murayama dall'agenzia internazionale e network Tangofoto con sede a Parigi, espongono interessanti e colorate vedute metropolitane sulle città di New York e Tokyo. Vi è in Romano il movimento, la vita pulsante trasfigurata di Times Square o il colore notturno dei locali di Manahattan, mentre Murayama propone immagini del Giappone più moderno con figure accanto a finestre di contemporanee architetture, all'interno di locali o su treni in movimento.
Federica Palmarin, italo olandese, dona vita a Kakaibang Eba, ritratti in grande formato dai colori brillanti di transessuali, ambientati nella vegetazione dell'isola di Cebu nelle Filippine, con pose ironiche da pin-up, costumi da dive, per scoprire nuove provocatorie frontiere della femminilità.
Giorgio Tentolini, che attualmente lavora dal suo studio lifesaver di Parma, propone "Insolazioni", un'interessante serie di tagli orizzontali sulle immagini di corpi tesi ed immobili su fondo bianco, creando una raffinata riflessione sul concetto di voyeurismo.
La mostra in Sant'Agostino contiene anche "Emilia cinque fotografi in mostra per la centrale" con fotografie di Marco Rigamonti, Annamaria Belloni, Enrico Bergonzoni, Franco Merli, Patrizia Maiavacca, immagini sulla ex centrale elettrica piacentina, edificio di archeologia industriale, costruito da Portaluppi, proprietà di Edipower.
Fotosintesi. Nella chiesa di S. Agostino, Stradone Farnese, Piacenza, fino all'8 maggio. Da lunedì a venerdì 16-23; sabato e domenica 11-20.

ELENA DRAGHI

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