Giovedì 28 Gennaio 2016 - PiacenzaSera

Fondazione e Gibuti, nessuna azione contro la passata gestione

Il Consiglio generale della Fondazione di Piacenza e Vigevano, riunito nel pomeriggio del 28 gennaio, si è espresso contro la possibilità di intraprendere azioni di responsabilità nei confronti della passata gestione, in ordine al contestato investimento da un milione di euro effettuato in una banca dello stato africano di Gibuti. Dieci i voti contrari, mentre cinque si sono espressi a favore e altri cinque si sono astenuti.

Lo ha comunicato il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Massimo Toscani prima di iniziare in municipio a Piacenza l'audizione davanti alla commissione consiliare affari isitutizionali. "Il consiglio generale ha votato contro l'esercizio di azioni di responsabilità - he precisato Toscani - quindi riteniamo chiusa la vicenda".

Con questa decisione, il Consiglio e la nuova dirigenza della Fondazione, eletti al termine di lunga battaglia contro il precedente vertice, accusato di aver promosso investimenti "incongrui" con la mission della Fondazione, ha scelto di non rivalersi in nessun modo.

Anche il ministero del Tesoro nei mesi passati aveva chiesto alla Fondazione chiarimenti sull'operazione finanziaria del Gibuti: nel 2006 l’ente di via S. Eufemia investì un milione di euro in Notrine, società finanziaria lussemburghese, investimento che finì in una banca a Gibuti nel 2009. La partecipazione venne poi azzerata nel 2011.

Toscani ha parlato anche del bilancio 2015: "I numeri sono abbastanza positivi abbiamo approfittato di alcune situazioni favorevoli con alcuni titoli che si sono rivalutati e quindi al 31 dicembre 2015 il nostro bilancio, ancorchè non concluso, dà un incremento decoroso, siamo stati fortunati in particolare per la rivlautazione primaverile dei titoli si Stato. A valore nel 2015 il patrimonio della Fondazione alla fine del 2015 dispone di 30 milioni di euro in più dell'anno precedente.

"Non ho voltato pagina rispetto al passato, - ha aggiunto - ogni presidente dà la propria impronta e posso dire che ogni presidenza ha fatto cose buone e meno buone. Anche noi faremo cose buone e ne faremo anche di meno buone".