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Martedì 3 Novembre 2015 - PiacenzaSera

Più soldi al sociale, gestori esterni e via gli investimenti "incongrui". Il 2016 della Fondazione

Il Consiglio Generale della Fondazione di Piacenza e Vigevano ha approvato Documento Programmatico Previsionale (DPP), che definisce gli obiettivi strategici, gli strumenti e le modalità di azione dell’attività relativa all’esercizio successivo, in questo caso quello del 2016. Vi proponiamo alcuni estratti del documento che, oltre a fornire la situazione patrimoniale dell'ente di via S. Eufemia, indica alcune delle scelte strategiche dei prossimi mesi. In tema di erogazioni, nel 2016 saranno destinati 5 milioni e 400mila euro secondo la tabella a lato (clicca per ingrandire).

IL DOCUMENTO SCARICABILE - Sul sito web della Fondazione di Piacenza e Vigevano è pubblicato integralmente tale documento con i dati patrimoniali ed economici 2015-17 SCARICABILE QUI

Per la sua attività erogativa la Fondazione utilizza le risorse che derivano dall’avanzo di gestione realizzato nell’esercizio precedente e opportunamente accantonato negli appositi Fondi per l’Attività d’Istituto. Le disponibilità che si producono nell’esercizio in corso vengono a loro volta accantonate, per essere utilizzate nell’anno successivo.

"INVESTIMENTI NON OLTRE I 5 ANNI" - Nel documento programmatico viene ricordato che "alla base della strategia di investimento adottata dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione vi sono la salvaguardia del patrimonio e l’ottenimento di una redditività adeguata. Affinchè ciò si realizzi, tale strategia si compie in due passaggi:

- per gli investimenti da realizzare, attraverso decisioni di investimento bilanciate, coerenti con le previsioni erogative da effettuare a favore del territorio;

- per gli investimenti già realizzati, compiendo una costante analisi sull’effettivo contributo che essi apportano al perseguimento dei due citati obiettivi, salvaguardia del patrimonio e redditività.

In entrambi i casi, la Fondazione opera ricercando un miglior bilanciamento degli investimenti, sia in termini di durata, privilegiando le scadenze non oltre i cinque anni, sia di liquidabilità, preferendo investimenti in titoli e strumenti negoziati in un ampio mercato, poiché smobilizzabili con maggior facilità e tempestività.

La scelta di privilegiare investimenti con durata massima a cinque anni consente alla Fondazione di migliorare il bilanciamento della durata del proprio portafoglio, nel quale sono già presenti titoli a più lunga durata, anch’essi, a scadenza, a capitale garantito e stacco cedola periodica.

La valutazione e la scelta degli investimenti rispetta dunque la pianificazione strategica che la Fondazione persegue, con il supporto dell’advisor, nel rispetto delle indicazioni formulate dal proprio Consiglio Generale, quale organo di indirizzo. Tale pianificazione strategica privilegia gli investimenti:

- a capitale garantito;

- con previsione di distribuzione di una cedola periodica;

- che per loro natura appaiono idonei a garantire la salvaguardia del patrimonio, nonché un’adeguata redditività, sia nel breve, sia nel medio – lungo periodo.

Nella concreta scelta degli investimenti è considerata la necessità di attuare la diversificazione del rischio, conseguita mediante un’ampia selezione di prodotti e tipologie di allocazione. Le decisioni sugli investimenti da effettuare sono assunte dal Consiglio di Amministrazione alla conclusione di un processo valutativo e comparativo tra varie opportunità, condotto con l’avallo dell’ advisor e previa analisi della Commissione Investimenti.

Tale Commissione, in linea con i compiti previsti dal Regolamento per la gestione del patrimonio, fornisce il proprio parere consultivo al Consiglio di Amministrazione al termine di una fase analitica che prende in esame sia i rischi intrinsechi dell’investimento, sia il rischio di controparte, privilegiando operatori finanziari dotati di una elevata solidità ed affidabilità.

Il processo di investimento considera come aspetto prioritario quello della sua liquidabilità, sia per quanto riguarda i tempi necessari per lo “smobilizzo”, sia per i potenziali oneri (intesi come perdite di valore, oneri aggiuntivi e/o penalità) connessi alla liquidazione dell’investimento prima della sua scadenza contrattuale".

SMOBILIZZO DI PRODOTTI "NON ADERENTI AI DETTAMI DEL MEF" - Riguardo alla gestione del patrimonio, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione, recependo e dando attuazione alle linee strategiche individuate dal MEF (Ministero dell'Economia e delle Finanza), ha dato corso alle seguenti operazioni:

- smobilizzo di alcuni prodotti finanziari presenti nel portafoglio non aderenti per finalità, rischio finanziario e durata ai dettami statutari e ministeriali (Boats e CMS2);

- nuovi investimenti, in ragione dei cambiamenti macroeconomici di contesto, e verificato, con il supporto del proprio advisor, e di gestori esterni, il timing degli investimenti stessi;

- confronto con altre importanti Fondazioni di origine bancaria al fine di confermare le esperienze e le prospettive in merito alla gestione del patrimonio.

SOCIETA' DI GESTIONE PER GLI INVESTIMENTI - Il Consiglio della Fondazione, inoltre, avviato la fase di analisi, studio e verifica, delle possibili società di gestione con le quali sviluppare gli investimenti strategici. In seguito a tale analisi, è stato deliberato di frazionare gli investimenti finanziari fra più soggetti (come attuato anche da altre fondazioni ed investitori istituzionali, quali le Casse di Previdenza).

Sono stati individuati quali gestori le società Quaestio Management Capital spa ed Unicredit; è attualmente in corso la verifica e la valutazione di ulteriori possibili interlocutori. Complessivamente, la previsione è che gli investimenti da effettuare con i gestori individuati dalla Fondazione ammontino ad un importo compreso tra i 110 e i 115 milioni di euro. Parte di questi sono in corso di perfezionamento, altri ancora nella fase di esame e valutazione.

EROGAZIONI 2016: AUMENTO PER IL SOCIALE - L’obiettivo che muove l’attività istituzionale, in termini di programmi e priorità per il territorio, è creare ricadute positive e durature in ambito sociale, economico e culturale. Migliorare complessivamente la qualità della vita, in tempi di emergenze sociali sempre più marcate, richiede un’attenzione particolare alle fasce più deboli della popolazione.

Il “peso” degli interventi nel welfare sarà dunque ancora significativo. Il DPP per l’attività 2015 già aveva adeguato la ripartizione delle risorse tra i settori d’intervento tenendo fede all’impegno di questa governance al momento del suo insediamento: dare una risposta alle situazioni di disagio che si sono fatte più pressanti in tempi di crisi.

Da qui l’aumento degli stanziamenti a disposizione dei progetti per il sociale, passato dal 15% del 2014 al 18% del 2015. Tali risorse saranno mantenute anche per il 2016, supportando una politica di solidarietà e aiuto coniugata con un altro fattore imprescindibile: fare squadra, creare una rete di collaborazioni e reciproco supporto con le istituzioni pubbliche, con gli enti, con le realtà del privato sociale.

IPOTESI DI RIPARTIZIONE DELLE RISORSE - Nell’esercizio 2016 la Fondazione di Piacenza e Vigevano intende destinare all’attività erogativa risorse pari a 5 milioni e 400mila euro, importo che risulta coerente con le disponibilità economiche generate dall’impiego del proprio patrimonio.

Nell’esercizio 2015 le erogazioni erano state pari a 5.250.000 euro. La differenza, rappresentata da 150.000 euro in più, è costitutita dagli stanziamenti previsti per progetti ed iniziative a favore delle popolazioni della provincia di Piacenza colpite dall’alluvione del settembre scorso.

Sulla base delle risorse individuate, la proposta di ripartizione delle risorse per ciascun settore viene illustrata nel prospetto della pagina seguente. La tabella evidenzia la proposta di modifica della percentuale di attribuzione delle risorse ai vari settori; nello specifico è proposto l’aumento dal 25% al 26% del settore “Arte e beni culturali” ed una contestuale riduzione dal 24% al 23% della percentuale destinata al settore “Educazione, istruzione e formazione”.

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