Giovedì 19 Marzo 2015 - Libertà
Muti: «Abbiamo bisogno di cultura»
Il maestro con la "Cherubini" stasera al Municipale apre il nuovo tour dell'orchestra
piacenza - «Abbiamo bisogno di cultura». L'appello viene lanciato dal maestro Riccardo Muti alla vigilia del grande concerto che lo porterà a dirigere l'Orchestra Giovanile "Luigi Cherubini" al Teatro Municipale stasera alle 21: il concerto, sesto appuntamento con la stagione concertistica 2014/2015 della Fondazione Teatri di Piacenza, rappresenta la prima tappa della nuova tournée con il maestro Muti che dopo Piacenza, Novara e Barcellona, porterà la Cherubini fino agli Emirati Arabi Uniti nell'ambito dell'Abu Dhabi Festival e in Oman alla Royal Opera House di Muscat.
«Questi ragazzi» ha spiegato Muti parlando della Cherubini, «rappresentano un'orchestra che ha sede fra Piacenza e Ravenna e soprattutto rappresentano un futuro importante per il nostro Paese: un futuro che è nel nome della cultura. E di cultura noi abbiamo molto bisogno».
In effetti il maestro alla cultura e soprattutto alla formazione dei giovani ha dedicato una vita e la sta dedicando anche ora: l'avventura con la Cherubini prosegue a pieno ritmo da dieci anni e non a caso anche questa nuova tournée partirà proprio da quel Teatro Municipale in cui il percorso dell'Orchestra iniziò un decennio fa. Oggi il palcoscenico piacentino si prepara ancora ad accogliere la Cherubini e lo fa registrando il tutto esaurito: «Noi portiamo il nome di Piacenza e di Ravenna nel mondo» ha spiegato ancora il maestro Muti, «lo facciamo con una tournée che parte sì da Piacenza ma che toccherà poi anche altre città: oltre che esibirci in Italia, saremo in Spagna, poi ad Abu Dhabi e in Oman. Ancora in maggio saremo impegnati in un tour importante e poi in luglio al Ravenna Festival».
Nei giorni scorsi Muti ha provato a lungo con l'Orchestra al Municipale ed è anche diventato testimonial di Progetto Vita, segno questo che il legame con la nostra città è più vivo che mai: proprio lui infatti ha presenziato alla cerimonia di consegna del defibrillatore che è stato donato dalla scuola di danza Tersicore alla Sala dei Teatini, che è appunto la sede delle prove della Cherubini, e non ha mancato di ricordare il giornalista piacentino Roberto Mori, indimenticato responsabile delle pubbliche relazioni dell'Orchestra: «Sono contento che la consegna del defibrillatore in quella che è la sede dell'Orchestra ma anche della vita culturale della città avvenga nel ricordo di Roberto Mori» ha spiegato il maestro che in occasione della cerimonia è stato accolto dal sindaco Paolo Dosi, dalla direttrice della Fondazione Teatri Angela Longieri e dalla consigliera di amministrazione della Fondazione Cherubini Giovanna Calciati. «Io - ha detto - ho avuto la fortuna di conoscerlo bene, ne sono stato amico e ammiratore. Era un uomo di grande bontà che sapeva sorridere anche nei giorni di "disavventura". Ricordarlo oggi per questa occasione è importante: la speranza chiaramente è che ce ne sia bisogno il meno possibile, però nel caso i Teatini hanno uno strumento in più per salvare delle vite umane».
Tornando invece al concerto di stasera, la serata si aprirà con l'Ouverture dal Guglielmo Tell, l'opera con cui Rossini nel 1829 abbandonò la scena teatrale, capace nel suo dipanarsi di riassumere il dramma che, inaugurando la stagione del grand-opéra, svelò nuovi orizzonti al teatro musicale romantico. Il programma si concentrerà poi su alcune delle pagine più amate del repertorio classico e romantico: da una parte il pathos ardente e le tinte drammatiche della Quinta Sinfonia in Mi minore di Ciaikovskij, composta quasi di getto tra il maggio e l'agosto del 1888; dall'altra la lirica intensità della Quarta Sinfonia in Do minore "Tragica" di Schubert.
Betty Paraboschi