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Sabato 21 Marzo 2015 - Libertà

La Corale Città di Fiorenzuola diretta da Cassi interpreterà la "Petite Messe Solennelle"

Domani il capolavoro di Rossini in Collegiata

fiorenzuola - «Buon Dio, eccola terminata questa umile piccola Messa. È musica benedetta, o è solo della benedetta musica? Ero nato per l'opera buffa, lo sai bene! Poca scienza, un poco di cuore, tutto qua. Sii dunque benedetto e concedimi il Paradiso». Così scriveva Gioachino Rossini, da Passy (vicino Parigi), nel 1863, quando terminò la sua Petite Messe Solennelle, capolavoro di musica sacra del compositore, insieme allo Stabat Mater che aveva composto nel 1841.
La Corale Città di Fiorenzuola eseguirà La Petite Messe domani alle 21 nella Collegiata di Fiorenzuola nel 150° della sua prima esecuzione. L'ingresso è gratuito. Un'occasione importante, per celebrare Rossini e ascoltare un'opera complessa. Dirige il maestro Fabrizio Cassi. La Messa è eseguita nella prima versione originale per soli, coro, due pianoforti e armonium. Il coro sarà ovviamente quello della Corale Città di Fiorenzuola. I solisti sono Mila Soldatic (soprano), Nadia Petrenko (contralto); Giuseppe Baglieri (tenore), George Andguladze (basso). I pianisti: il maestro Roberto Sidoli (primo pianoforte); Simone Savina (secondo pianoforte); Filippo Lovattin (armonium).
La Petite Messe è considerata un'opera che fonde insieme musica sacra e musica profana. Un capolavoro nuovo, quasi azzardato per anni dominati dalla musica romantica. Anticipa la musica moderna, proponendo nuovi indirizzi estetici che si svilupperanno nel '900. Un'opera che è anche preghiera, ripercorrendo l'intera liturgia eucaristica, dal Kyrie fino al Domine Deus, pagina affidata al tenore e preceduta da una suggestiva introduzione pianistica. Soprano e alto sono in duetto per il Qui tollis, mentre il Cum Sancto Spiritu per soli e coro conclude la prima parte dell'opera. La Messa si riapre con il coro che intona con i solisti il Credo. Segue il Crucifixus, introdotto dal pianoforte, in cui si innesta la voce del soprano. Ascoltiamo poi Et resurrexit per soli e coro e Et vitam venturi per coro; il Preludio religioso per pianoforte solo. Poi gli strumenti tacciono e arriva il Sancuts, coro interamente a cappella per soli e coro, forse il brano più suggestivo dell'opera. O salutaris Ostia è il penultimo brano per soprano solo e pianoforte; infine Agnus Dei che chiude la sequenza dei brani della messa, pieno di quell'intensa melodia che presagisce una visione di pace eterna, intonata dal contralto a cui fanno eco le voci corali e gli strumenti che concludono così il capolavoro di Rossini, considerato il suo testamento spirituale.
Il concerto è organizzato dalla Corale Città di Fiorenzuola con il Comune e la Parrocchia, con il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano e il sostegno dello sponsor Imi Orton. L'opera verrà riproposta a Piacenza, giovedì 9 aprile alle 21 in Fondazione.

Donata Meneghelli

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