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Domenica 22 Marzo 2015 - Libertà

Tenchini e la lunga "caccia" ai neutrini

Il fisico piacentino del Cern ha chiuso con successo i "Mercoledì della scienza"

Come ormai da anni il fisico piacentino Roberto Tenchini ha chiuso i "Mercoledì della scienza" 2014-15. Nella seconda parte dedicata a "Le nuove frontiere della scienza" di questa rassegna, ha infatti tenuto l'interessante conferenza "L'insostenibile leggerezza del neutrino". Moderatori erano Giovanna Bianchi - docente al "Respighi" nonché curatrice della rassegna insieme a Teresa Rulfi Sichel - e Cesare Parenti a nome dell'associazione "Amici del liceo Respighi". Quest'ultima con "Dipartimento di matematica e fisica" del medesimo liceo e con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano hanno come sempre organizzato il ciclo di incontri.
Nella chiacchierata preliminare Tenchini - da tempo stimatissimo ricercatore al Cern di Ginevra - ci ha sottolineato che «in questo momento non ci sono particolari scoop. Al centro sta sempre la ricerca sulla fisica delle particelle e ora ci stiamo concentrando sul "C. M. S. " cioè "Compact muon solenoid". In attesa di nuovi risultati stiamo studiando un tipo di neutrini già approfonditi da un grande fisico, Jack Steinberger, con il quale ho avuto l'onore di lavorare». Sono i "neutrini di nuova generazione" o "quark-leptoni" «e proprio studiando le loro oscillazioni si potrebbero aprire nuove finestre nella fisica delle particelle oltre il modello standard».
Nella relazione Tenchini si è poi brevemente soffermato sulle ricerche che hanno portato alla scoperta dei neutrini. Fra i tanti apporti specialistici ricordiamo i risultati ottenuti nel 1956 da Cowan e Reynes che scoprirono il neutrino elettrone. Nel 1962 Lederman, Schwarz e Steinberger individuarono il neutrino muonico approfondendo anche le interazioni deboli. Nel 1989 il L. E. P. - Large Electron-Positron Collider cioè uno dei più grandi acceleratori di particelle attivo al Cern dal 1989 - ha finalmente definito il modello standard delle particelle interattive. E Tenchini non poteva non ricordare il contributo dato a queste ricerche da due celeberrimi fisici italiana, Ettore Majorana e Bruno Pontecorvo.
L'auditorium della Fondazione in via S. Eufemia 12 era come al solito gremito da un pubblico eterogeneo, studenti ma anche appassionati. D'altronde anche il grande pubblico è affascinato da questi severi studi finalizzati a scoprire la struttura della materia. Anche quest'anno i "Mercoledì della scienza" hanno raggiunto il loro obiettivo che non era solo didattico o disciplinare. Hanno coinvolto relatori brillanti, proposto tematiche attuali e sempre comprensibili a tutti.

Fabio Bianchi

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