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Venerdì 6 Marzo 2015 - Libertà

C.Ar.D trasforma la città in una galleria diffusa

Opere di artisti internazionali dal 14 maggio al 12 luglio

di ANNA ANSELMI
Non una semplice mostra dislocata in più sedi, ma un articolato progetto in cui è la città stessa a trasformarsi in una galleria diffusa, invitando i visitatori a percorrere le vie del centro e a varcare la soglia di blasonati edifici, pronti ad accogliere il pubblico e le sollecitazioni di artisti internazionali.
Ieri mattina nel salone d'onore di Palazzo Rota Pisaroni è stato presentato il nuovo appuntamento di C. Ar. D, la manifestazione di arte contemporanea che lo scorso anno si era sviluppata in diverse ambientazioni di Valluretta e Valtidone e che adesso si prepara a coinvolgere dal 14 maggio al 12 luglio, nel periodo iniziale di Expo 2015, il cuore del centro storico con una proposta completamente rinnovata, pur nella sostanziale continuità degli artisti partecipanti.
A C. Ar. D. in città - Percorsi d'arte tra passato e presente, promosso dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, ideato e realizzato da C. Ar. D. - Contemporary art & design, si potranno infatti vedere le opere, in gran parte inedite, di: Christopher Broadbent; Alice Cattaneo; Duilio Forte; Ron Gilad; Rashawn Griffin; James Hyde; Ezra Johnson; Barney Kulok; Fabienne Lasserre; Donna Moylan; Giordano Pozzi; Attilio Stocchi; Studio Formafantasma; Jessica Stockholder. L'itinerario toccherà Palazzo Rota Pisaroni, l'Antiquarium Santa Margherita e l'ex Palazzo Enel di via Santa Franca, tutti e tre messi a disposizione dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano; Palazzo Farnese e il cortile di Palazzo Gotico, concessi dal Comune, e in via Roma i palazzi Anguissola di Grazzano e Costa Trettenero.
Massimo Toscani, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, ha osservato come la riservata Piacenza finisca per essere sconosciuta agli stessi abitanti, che magari ne percorrono le strade distrattamente. C. Ar. D consentirà di superare questo scoglio e di varcare anche portoni di solito chiusi, con in più il fascino - ha evidenziato Toscani - del trovare in loco opere d'arte contemporanea, capaci di attirare pure l'attenzione dei giovani.
L'assessore alla cultura Tiziana Albasi ha sottolineato la sinergia tra spazi museali pubblici e i privati concretizzatasi per l'occasione, attraverso una formula che rende protagonista il tessuto urbano e non solo i monumenti, grazie ad allestimenti dialoganti tra presente, passato e futuro.
Per permettere a C. Ar. D di non disperdere quanto già messo in campo nella prima edizione sulle colline della nostra provincia, è nata in febbraio l'associazione "Amici di C. Ar. D", la cui presidente, Donatella Ronconi, ha auspicato che l'esperienza possa proseguire nel tempo, «portando un valore aggiunto al nostro territorio», pronto a calamitare artisti italiani e stranieri, che lavorano sul posto: «L'idea del progetto è di diffondere l'arte contemporanea senza preclusioni e di metterla a contatto con tutti».
L'artista Giorgio Milani, consigliere della Fondazione, ha spiegato di essere rimasto lo scorso anno sorpreso «dalla qualità della mostra in Valtidone, dall'impegno degli organizzatori, dallo scarso interesse delle istituzioni e dall'entusiasmo dei visitatori». Da qui il pensiero di esportare il progetto a Piacenza, creando «un percorso contemporaneo nella città storica per mettere in evidenza una delle sue caratteristiche, ossia i palazzi, le chiese, le specialità gastronomiche e, in provincia, i castelli. E' l'insieme di questi elementi a esprimere l'immagine del nostro territorio. L'accostamento con l'arte contemporanea va nella direzione della valorizzazione reciproca». Milani ha poi ringraziato i curatori Paolo Baldacci e Daniela Volpi; Donatella Ronconi, che è anche presidente della Fondazione Libertà e di Editoriale Libertà, partner tecnico della manifestazione; il Comune di Piacenza, altro partner tecnico, che ha collaborato tramite Albasi e la direttrice dei Musei di Palazzo Farnese, Antonella Gigli; Upa-Federimpresa, con il presidente Pietro Bragalini, che ha messo a disposizione il salone di Palazzo Costa; Gianni Montagna e Sara Battaglia, che hanno concesso Palazzo Anguissola di Grazzano. I contenuti della mostra sono stati illustrati da Paolo Baldacci.

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