Venerdì 6 Marzo 2015 - Libertà
Quel finto matrimonio per salvare i migranti in fuga dalla guerra
In Fondazione il film "Io sto con la sposa" per il Tavolo della pace
piacenza - Un poeta palestinese siriano e un giornalista italiano incontrano a Milano cinque palestinesi e siriani sbarcati a Lampedusa in fuga dalla guerra e decidono di aiutarli a proseguire il loro viaggio clandestino verso la Svezia. Per evitare di essere arrestati come contrabbandieri però, mettono in scena un finto matrimonio coinvolgendo un'amica palestinese che si travestirà da sposa e una decina di amici italiani e siriani che si travestiranno da invitati.
Parte così la storia di Io sto con la sposa, documentario che verrà proiettato stasera all'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano alle 21 (ingresso libero) e a Fiorenzuola, al cinema Capitol, con la collaborazione delle associazioni locali e del Comune di Fiorenzuola il 10 marzo sempre alle 21.
L'iniziativa, promossa dal Tavolo per la pace all'interno del progetto regionale di educazione alla pace Strade di pace, strade di solidarietà e linguaggi universali, prevede non solo la visione del film, ma anche un confronto diretto fra il pubblico e uno degli artefici del documentario; alla serata sarà presente anche Valeria Verdolini, sociologa del diritto che ha fatto parte della "troupe matrimoniale" e che interverrà insieme al pubblico.
A essere narrato è un viaggio carico di emozioni che, oltre a raccontare le storie e i sogni dei palestinesi e siriani in fuga e dei loro speciali contrabbandieri, mostra un'Europa sconosciuta. Un'Europa transnazionale, solidale e goliardica che riesce a farsi beffa delle leggi e dei controlli della Fortezza con una mascherata che ha dell'incredibile, ma che altro non è che il racconto in presa diretta di una storia realmente accaduta.
Parab.