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Domenica 1 Marzo 2015 - Libertà

Tre passionali voci liriche per gli "amici presidenti"

Beretta, Bodini e Salvini nel concerto "Vi ricordiamo così"

piacenza - Piacenza e la lirica sono inscindibili non solo dentro ma anche oltre le mura. Fuor di metafora: Piacenza ha esportato - fra le tante cose - la lirica all'estero grazie, soprattutto, all'associazione culturale "Piacenza nel mondo". Quest'ultima ha fatto molto anche per il dinamismo dei suoi ultimi presidenti, Luigi Tagliaferri (1998-2008) e Sandro Molinari (2009-14). E il modo più semplice e diretto per celebrare tale coacervo di idee, valori e progetti era un concerto lirico. Come Amici presidenti, vi ricordiamo così, evento allestito in collaborazione con la Fondazione di Piacenza e Vigevano nello stracolmo auditorium di via S. Eufemia. Protagonisti della piacevole serata sono stati il soprano Giovanna Beretta, il tenore Luca Bodini e il baritono Valentino Salvini accompagnati dalla pianista Patrizia Bernelich con Robert Gionelli come presentatore.
Nell'introduzione Antonio Parmigiani - attuale presidente dell'associazione - ha ricordato la brillante gestione di "Piacenza nel mondo" dei suoi predecessori. Di Tagliaferri ha sottolineato «i viaggi fra 1998 e 2009 che avevano sempre qualcosa di speciale, c'era sempre qualche sorpresa. Mentre con Molinari i viaggi erano sempre più cari, i fondi sempre più rari per cui ci si è orientati a tener viva la memoria dell'emigrazione. Di questo periodo (2009-14) ricordo la realizzazione del monumento all'emigrato ora nel palazzo della Provincia e l'area verde alla Verza intitolata, da maggio 2014, all'emigrato».
Quindi passerella lirica, motivi talora conosciutissimi di compositori quasi tutti italiani perché era un avvenimento "nazionalistico".
Affiatatissimi i tre cantanti sia perché ottimamente assecondati da un'ottima pianista come Bernelich. E poi perché si sono cimentati in un repertorio a tratti entusiasmante che ha, una volta di più, ribadito la potenza della lirica nostrana.
Esecuzioni intense, impegnate, vigorose allora con interpreti nel pieno della loro maturità artistica. Gettonatissimo Verdi, di cui Bodini ha ripreso La donna è mobile e Salvini Cortigiani vil razza... entrambi da Rigoletto e alla fine Beretta Sempre libera da Traviata.
Per nulla stucchevoli i duetti: dapprima Beretta e Bodini con E' il sol dell'anima da Rigoletto, verso la fine Solenne in quest'ora da La forza del destino. Passionali poi le interpretazioni di Nemico della patria di Salvini da Andrea Chenier di Giordano e Mercè dilette amiche da I vespri siciliani di Beretta ancora di Verdi. Applauditissimo l'assolo, fuori programma, di Bernelich su Meditation da Thais di Massenet. Due bis finali ad incorniciare: Libiam libiam con Beretta e Bodini e Musica proibita di Gastaldon con Salvini, poi mazzi di fiori per la quota rosa consegnati anche dalla vice-presidente dell'associazione Giovanna Amorini.
"Piacenza nel mondo": realtà in crescita, esempio di globalizzazione buona fra magie della lirica e prelibatezze gastronomiche.

Fabio Bianchi

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