Martedì 24 Febbraio 2015 - Libertà
Il decalogo di Renato Zurla per una vecchiaia in salute
Invecchiare bene? E' questione di stile di vita. Parola di Renato Zurla, medico che non ha bisogno di presentazioni, ex-presidente della Cri, impegnato nel sociale, autore di pubblicazioni, «medico secondo natura nel vero senso della parola» lo ha definito il capocronista di Libertà, Giorgio Lambri, che ha presentato la serata. La ricetta proposta al pubblico della Fondazione di Piacenza e Vigevano assomiglia un po' al «basta poco, che ce vo'? » di Giobbe Covatta. Le parole d'ordine sono due - attività fisica - su quella, secondo Zurla, si basa un invecchiamento salubre: «Non vuol dire "spaccarsi" di fatica in palestra, ma semplicemente dedicare ogni giorno una parte della propria giornata a camminare».
Altro elemento-cardine di una terza età migliore è la socialità, «non isolarsi» ha spiegato il medico «non focalizzare troppo i pensieri solo su sè stessi». E poi un occhio al peso, giacché l'obesità costituisce un serio fattore di incidenza su parecchie malattie. Via alcool e fumo e alimentazione sana, con tanta frutta e verdura.
Altro elemento di fondamentale importanza per i nonni è l'uso dei farmaci, «che troppo spesso diventa abuso» ha spiegato Zurla.
E poi tanto ottimismo, quanto più possibile: «Non dobbiamo temere la vecchiaia ma viverla felicemente come una magnifica stagione della vita».