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Giovedì 12 Febbraio 2004 - Libertà

Giovani talenti italiani: ecco i finalisti

Il concorso del Piacenza Jazz Club ha scelto gli otto, finale in Conservatorio l'11 marzo

Non puntate gli occhi solo su Milano e Roma: il futuro del jazz italiano si nasconde nella provincia. Questo, almeno, sembrano dire le biografie degli otto giovani, bravissimi musicisti ammessi alla finale (che avrà luogo giovedì 11 marzo alle 21.15 nella Sala Concerti del Conservatorio Nicolini, in una serata aperta al pubblico e a ingresso libero) della prima edizione di "Nuovi Talenti del Jazz Italiano", il concorso nazionale organizzato dal Piacenza Jazz Club.
Tre pianisti: Nicola Andrioli (26 anni) da Brindisi, Silvia Cucchi (27) da Torino, Lorenzo Paesani (28) Teramo. Due saxofonisti: al sax contralto Paolo Recchia, 23 anni, da Fondi (Latina); al sax tenore Gianni Virone, coetaneo, da Asti. Un clarinettista di 28 anni, Lorenzo Ganassin da Bassano del Grappa. Un chitarrista acustico della stessa età, Francesco Saiu (il suo cognome si pronuncia con l'accento sulla "i"), da Nave in provincia di Brescia. Un vibrafonista, il 22enne Luigi Vitale da Cava dei Tirreni. Il concorso Nuovi talenti del jazz italiano ha visto il proprio debutto baciato da un notevolissimo successo: ben 57 adesioni giunte da tutta Italia, da parte di concorrenti la cui levatura media ha meravigliato (assai favorevolmente) i giurati che nelle scorse settimane hanno avuto il compito di preselezionare le registrazioni inviate e di ascoltare dal vivo, nella sede del Piacenza Jazz Club presso l'Accademia della Musica di via Boselli, i 16 strumentisti ammessi alle semifinali.
Presieduta da Giuseppe Parmigiani (clarinettista, saxofonista, docente al Nicolini e leader di formazioni come Nuovarmonia, Sugar Kitty Big Band e Sugar Sax), la giuria che ha valutato le audizioni dei semifinalisti (accompagnati dal trio "di casa" del Jazz Club: Erminio Cella al pianoforte, Mauro Sereno al contrabbasso, Luca Mezzadri alla batteria) era composta anche da Cella, dal pianista e docente Giuseppe Borea e dal critico di Libertà Oliviero Marchesi: a loro, nella finale dell'11 marzo, si aggiungeranno Attilio Zanchi (docente di jazz al Nicolini), Alberto Serrapiglio (responsabile del settore "musica extracolta" del Nicolini) e un giornalista della rivista "Jazzit". La serata di giovedì 11 è inserita nel programma del Piacenza Jazz Fest, il festival promosso dal Piacenza Jazz Club che, tra il 29 di questo mese e il 27 marzo, porterà nella nostra città molti grandi nomi (Giovanni Tommaso, Enrico Pieranunzi, Laura Fedele, Michele Hendricks, Franco D'Andrea, Roberto Gatto, Rosario Giuliani, Steve Turre con Chuck McPherson, Mauro Negri, Banda Degli Onesti e Javier Girotto).
Il vincitore del concorso, oltre a ricevere un premio di mille euro, sarà ingaggiato per la prossima edizione del festival; al secondo classificato 500 euro, al terzo 200. Ottime comunque anche le prestazioni dei semifinalisti che non sono stati ammessi all'ultimo turno della competizione ma hanno strappato più di un applauso ai soci del Piacenza Jazz Club, che hanno assistito con interesse alle audizioni: Massimo Currò (chitarra), Francesco Fornarelli (pianoforte), Andrea Garone (chitarra), Massimo Greco (chitarra), Mimma Pisto (voce), Mirko Rinaldi (tromba e flicorno) e Gianluca Silvestri (chitarra). Accanto ai finalisti, l'11 marzo, si esibirà anche il giovanissimo strumentista cui è andato il Premio Speciale della Giuria: Andrea Mazzanti da Ostra (Ancona), 11 anni soltanto, una simpaticissima faccia da "impunito" e un'impressionante padronanza (tenica, ma anche stilistica e improvvisativa) della batteria jazz. Difficile, davvero, non pronosticargli un grande futuro.

Alfredo Tenni

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