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Sabato 14 Febbraio 2015 - Libertà

Neve sulle case del Neolitico

Parco di Travo: urgente trovare fondi per riparare i danni

TRAVO - Prima ci si è messa la pioggia dello scorso autunno, poi la nevicata della scorsa settimana. Ma ora, dopo sei anni, le capanne di legno e paglia del Parco Neolitico di Travo iniziano a presentare segni di deterioramento: i tetti in canne palustri si sono assottigliati e parte della recinzione esterna in pali di castagno sta marcendo. Così, presto, sarà necessario trovare nuovi fondi per evitare che una delle eccellenze museali piacentine perda questa sua centralità a livello nazionale.
«OCCORRE MANUTENZIONE CONTINUA» La situazione è emersa con maggiore evidenza dopo l'ultima fase di maltempo. «L'ultima nevicata ha rovinato solo una tettoia utilizzata per le attività didattiche mentre il deterioramento dei tetti delle capanne si deve alla pioggia e all'umidità degli ultimi sei anni» spiega la direttrice del Parco Maria Maffi. «Da allora nessun intervento di manutenzione è mai stato realizzato e ora si rende necessaria una programmazione. Oltre alla sostituzione della recinzione, si dovrà aggiungere un nuovo strato di canne palustri ai tetti». Per fortuna, i danni non sono di tipo strutturale. «Non ci sono problemi di staticità e a marzo, all'inizio dell'attività didattica, il parco sarà perfettamente fruibile» aggiunge. «Per sua natura, il parco ha bisogno di una manutenzione annuale, piccola ma costante, dal momento che i materiali utilizzati sono naturali ed è normale che si deteriorino col tempo».
I COSTI Così arriva la caccia ai fondi. Una quota per la manutenzione è arrivata finora dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano ma, visto il terremoto interno all'ente, nel 2014 il Parco ha potuto contare solo sul sostegno del Comune e, con gli unici fondi arrivati, ci si è occupati del consolidamento degli scavi a vista. «Visto che le strutture sono state danneggiate anche dall'ultima nevicata, procederemo con una segnalazione alla Regione per ottenere un contributo» spiega l'assessore alla cultura Elena Reggiani. «Per riparare le capanne, non basta sostituire il materiale ma occorrono esperti specializzati per la ricostruzione, cosa che comporta costi maggiori. È una struttura molto delicata che necessità di cure continue e che non va abbandonata. Per questo, anche a fronte delle difficoltà di bilancio dal comune, siamo alla ricerca di nuovi fondi».
STUDIOSI IN VISITA Il Parco Neolitico di Travo rimane comunque un gioiello molto richiesto. Proprio nei giorni scorsi, una delegazione di studenti italiani, francesi e irlandesi dell'Università del Piemonte Orientale - in viaggio verso l'apertura straordinaria dello scavo archeologico nella chiesa di San Colombano a Bobbio - si sono fermati a Travo per toccare con mano il parco neolitico. Accompagnati dalla direttrice Maffi, hanno visitato sia il parco sia il museo per un'intera mattinata ed hanno apprezzato l'utilizzo dei materiali nel periodo neolitico, non così diverso da quello medioevale.
MUSEO IN LINGUA STRANIERA Continuano, intanto, le iniziative invernali al museo civico di Travo, all'interno del castello Anguissola. Domani pomeriggio è in programma una visita guidata tra i reperti delle campagna di scavo, aperta a bambini e adulti, sia in lingua inglese (alle ore 15), sia in lingua francese (alle 16.30). Per informazioni, si può scrivere all'indirizzo info@ archeotravo. it

Cristian Brusamonti

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