Sabato 31 Gennaio 2015 - Libertà
"Labò", domani ai Teatini l'ultima sfida tra i cantanti
Tanta emozione alle prime audizioni mentre lunedì in Fondazione la conclusione del prestigioso concorso intitolato al tenore piacentino
piacenza - Ultime audizioni per definire la graduatoria di merito dei tanti giovani concorrenti che si sono avvicendati in Sala Scenografi del Teatro Municipale, partecipanti al Concorso internazionale biennale "Flaviano Labò". Domani alla Sala Teatini (ore 17 ingresso libero) si confronteranno i finalisti per i premi in palio, accompagnati dall'Orchestra Filarmonica Italiana diretta dal maestro Fabrizio Cassi. Ancora lunedì 2 febbraio (ore 21 ingresso libero) all'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano che ha offerto la dotazione del primo premio, si terrà concerto con i cantanti vincitori, accompagnati al pianoforte dal maestro Elio Scaravella. Il concorso "Flaviano Labò", indetto per la prima volta nel 1992, anno dopo la scomparsa del celebre tenore applaudito nei più importanti lirici del mondo e che al Teatro Municipale aveva debuttato in Tosca (3 marzo 1951) accanto al concittadino Piero Campolonghi, a scopo benefico, è giunto alla XIII edizione, organizzato da Fondazione Teatri in collaborazione con l'Associazione Amici della Lirica. La giuria è formata da AlejandroAbrante direttore artistico dell'Opera di Tenerife, Vincenzo De Vivo direttore artistico del Teatro San Carlo di Napoli, Giovanni Di Stefano dell'Opera Giocosa di Savona, Giovanni Tangucci consulente del Maggio Musicale Fiorentino, Cristina Ferrari di Fondazione Teatri Teatro Municipale, Sergio Buonocore presidente e Alessandro Bertolotti dell'Associazione Amici della Lirica.
Il concorso ha acquisito negli anni una sempre maggiore attenzione da parte dei giovani aspiranti artisti e operatori del settore. 150 gli iscritti provenienti in maggioranza dall'estero. Il maestro Giovanni Tangucci conferma una presenza numerosa di coreani attratti dal nostro paese, culla della tradizione lirico-operistica e del belcanto. «Vengono dopo gli studi musicali in patria per un riconoscimento dei nostri conservatori - dice il maestro Tangucci -, a Milano, anche qui, al "Nicolini", per avere titolo di prestigio per insegnare poi nel loro paese. Alcuni, i più dotati riescono a entrare in carriera da noi e ancor più all'estero. Complessivamente - conferma il maestro - noto una buona preparazione musicale e anche voci interessanti. Sono giovani ed è per loro una prova importante. Entro oggi concluderemo i lavori per il Concerto di domani».
Cristina Ferrari di Fondazione Teatri confronta i dati statistici: «E' l'edizione con più partecipanti in assoluto, segno evidente di un riconoscimento, ancor più all'estero, dell'importanza del concorso. Vale il nome di Flaviano Labò, vale il prestigio del nostro Teatro Municipale, collaboriamo con il Concorso Voci Nuove di Busseto, siamo Terra Verdiana, più d'una garanzia del titolo rilasciato».
Chi deve ancora affrontare la prova sta concentrato e trepidante, per dare il massimo ed entrare in finale. Mariana Nachkebiya dalla Georgia ha cantato la romanza impegnativa da Don Carlo di Giuseppe Verdi, Tu che le vanità. Sorride il giovane soprano. «Non voglio dire nulla, aspetto, la parola ai giudici». Direttamente da Mosca è arrivata in giornata Daria Kovacenko per dare voce a Giulietta di Gounod. «Giulietta mi porta fortuna e amore», più d'una speranza.
Gian Carlo Andreoli