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Domenica 25 Gennaio 2015 - Libertà

«In Italia sono troppo alte le "paghette"ai bambini »

Torna la Scuola genitori di Daniele Novara. Le età sensibili

In pratica, basta fare le mosse giuste in relazione alla loro età. Regalare lo smartphone quando sono in seconda elementare, per esempio, è un gesto da evitare perché non sono ancora pronti per gestire uno strumento di questo tipo. Tagliare loro la bistecca o farli dormire nel lettone oltre la prima infanzia è allo stesso tempo un errore da evitare, li fa sentire troppo "bambini". Ecco come si possono educare i figli che stanno diventando adulti, ma che in realtà non lo sono ancora. È appunto "Diventeranno adulti, ma non lo sono ancora" il titolo del primo incontro della Scuola Genitori del Centro PsicoPedagogico per l'educazione e la gestione dei conflitti di Piacenza.
Il nuovo ciclo di appuntamenti dell'istituto fondato dallo psicologo Daniele Novara si è aperto venerdì sera all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Auditorium gremito (presente anche il sindaco Paolo Dosi) per una questione educativa che lo stesso Novara ha affrontato sotto diversi punti di vista. «Bisogna innanzitutto dire che il genitore perfetto non esiste - ha esordito - anzi, se esistesse sarebbe pericoloso perché in quel caso i figli soffrirebbero un senso di inferiorità morale. Non dobbiamo dimenticare però che trasmettiamo ai bambini quello che siamo, e tendiamo ad attribuire loro comportamenti non attinenti all'età che hanno, come se fossero più piccoli o più grandi».
Ecco quindi alcuni consigli per fare le "mosse giuste": «I genitori di oggi sono troppo iperprotettivi. Cose come farli dormire nel lettone oltre il dovuto, tagliare loro la pizza anche se sono capaci di farlo da soli sono sbagliate, rallentano il processo di crescita». La tecnologia, invece, «ce li fa sembrare troppo grandi. Lo smartphone a sette o otto anni è pericoloso, con tutti i rischi che Internet comporta».
L'età più sensibile è compresa tra i cinque e i sette anni «cosiddetta fase di giustizia retributiva. Il piccolo capisce che quando sbaglia viene punito e quando si comporta bene viene gratificato, per cui è molto importante fare le cose giuste«. Per esempio, «tenere conto che l'errore, molto frequente in questa fascia, fa parte del processo di crescita. Ecco perché a scuola si dovrebbe evitare di dare i voti fino al terzo anno. Inoltre, la soglia di attenzione è bassa e le spiegazioni non dovrebbero superare i 15 minuti».
L'adolescenza porta maggiore autonomia, ma il genitore non deve abusare. «Questa è forse la fase più delicata - ha concluso Novara - perché il giovane comincia a formare un proprio pensiero, e deve ricevere più libertà su questioni di soldi, trasgressioni e orari. Senza esagerare, la media italiana della paghetta è di 300 euro al mese, la più alta in tutta Europa e decisamente eccessiva».
Il prossimo appuntamento con la Scuola Genitori sarà venerdì 20 febbraio alle 20.45, sempre nell'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Interverrà Paolo Ragusa, counselor e formatore del CPP, sul tema "Ci pensa papà! Il ruolo del padre nelle varie età della crescita".

Gabriele Faravelli

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