Mercoledì 14 Gennaio 2015 - Libertà
L'onorevole Bergonzi in video su "Peones"
«Ha lasciato un posto d'oro per la politica»
L'uomo è "tosto". Dal 30 ottobre scorso, quando è stato proclamato deputato Pd e ha messo piede in Aula, Marco Bergonzi, 51 anni, ha smesso di fumare, piccolo piacere che si concedeva da un trentennio. Non fumerà più per tutta la legislatura, giura. Trattasi di fioretto. Simpaticamente Bergonzi è stato passato al setaccio dal giornalista Concetto Vecchio nella rubrica "Peones", interviste video su "Repubblica. it" dedicate ai deputati outsider per capire da dove vengono. L'intervista di pochi minuti mostra un uomo che prima di investire tutto sulla politica aveva "un posto d'oro" come responsabile acquisti in un'impresa leader nel settore automotive del Lodigiano. In parallello, è stato consigliere alla Circoscrizione 1 di Piacenza, consigliere comunale a Rovegno in Alta Valtrebbia, consigliere della Fondazione eletto dai sindaci per due mandati, consigliere provinciale dal 2009, fino a quando la fortuna lo bacia in fronte e, trentesimo in lista alle elezioni del febbraio 2013, fuori per un soffio, dopo i movimenti della Cecile Kyenge che entra in Parlamento Europeo e della Mogherini diventata Lady Pesc, può fare la valigia per Roma.
Nell'intervista Bergonzi confessa di essersi iscritto alla Dc negli anni di Tangentopoli, quando il partito di Martinazzoli sta sfasciandosi. Attitudine romantica. Il "tarlo" politico gli resta, dalla Margherita entra nel Pd, e alla fine, nonostante un imponibile sui 60 mila euro l'anno (come minimo), sceglie di licenziarsi nel 2012 - spiega all'intervistatore - per dedicarsi pienamente al suo sogno di far politica con la P maiuscola. Per il 2013 si accontenta di un imponibile lordo di 1.743 euro frutto del gettone che gli spetta quale consigliere provinciale. Il resto, è cosa risaputa. Fa campagna elettorale, la sorte gli è favorevole. Cambia tutto (in più si sposa). Pur con un contratto a tempo indeterminato e ultradecennale, Bergonzi affronta il grande bivio esistenziale: «ho sempre lavorato e vissuto del mio lavoro, potevo continuare a far quello e ad occuparmi anche di politica oppure fare una scelta che, ancorché rischiosa e azzardata, mi permetteva di investire su un sogno». Sappiamo come è andata. E nonostante sia in Parlamento da un paio di mesi, Bergonzi vuol lasciare il segno: eccolo primo firmatario di un ordine del giorno per mantenere le agevolazioni all'acquisto di gasolio e gpl da riscaldamento in montagna, scadevano nel 2015, resteranno («L'Europa ci aveva permesso di portarle al 2017»). E' cofirmatario della proposta di istituire la Giornata in memoria delle donne nella Resistenza. Siamo all'inizio, idee per Piacenza (e non solo) ne ha già tante.
ps