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Venerdì 2 Gennaio 2015 - Libertà

Tra note di valzer e polke Piacenza sembra Vienna

Successo per il tradizionale concerto d'auguri del Municipale con la Filarmonica Toscanini diretta da Christopher Franklin

di MAURO BARDELLI
«Viva il Municipale! », aveva esclamato lo scorso anno Vito Lombardi, direttore del concerto di San Silvestro 2013, alla fine dell'esibizione. Viva la musica, aggiungiamo noi. Ma soprattutto, viva la fantasia, che alla Fondazione Teatri di Piacenza, organizzatrice dell'appuntamento di fine anno nell'ambito della stagione concertistica 2014-2015, non manca di sicuro. Il tradizionale concerto di San Silvestro, andato in scena mercoledì pomeriggio in un Teatro Municipale gremito, si è infatti distinto, una volta di più, per la sua originalità.
Se infatti le edizioni precedenti avevano offerto un mix di brani lirici e sinfonici di stili ed epoche diverse, per il concerto del 31 dicembre 2014 la Fondazione ha pensato di catapultare i piacentini direttamente in quel di Vienna, tra polke, valzer e musiche da ballo. Parola d'ordine: divertire. Ma, come ha ricordato l'assessore alla cultura del Comune di Piacenza Tiziana Albasi, che in apertura di concerto ha portato i saluti dell'Amministrazione, sempre all'insegna della Cultura, con l'iniziale maiuscola.
E così, il pomeriggio musicale, che ha visto protagonista la Filarmonica Arturo Toscanini diretta dal maestro americano Christopher Franklin ha spaziato nel repertorio brillante fin dalle prime briose note dell'Ouverture Ein Morgen, Mittag, und Abend in Wien di Franz von Suppé, per passare poi a gustose polke e frizzanti valzer. Ma ha anche offerto quel gioiellino sonoro che è la Suite da Lo schiaccianoci di Ciaikovskij, con i celebri movimenti che tutti conoscono: la Danza della Fata Confetto, la brillantissima Danza russa (Trepak), la soave e misteriosa Danza araba, la Danza Cinese e quella degli zufoli (e per queste ultime è doveroso rivolgere un plauso particolare al primo flauto della Toscanini Sandu Nagy) e il conclusivo, stupendo Valzer dei fiori.
Franklin ha scelto di sottolineare la scorrevolezza e la leggerezza del capolavoro di Ciaikovskij con una lettura che ha volutamente lasciato molta libertà alla Toscanini, risultata in tal modo ben espressiva e quanto mai adatta a fondersi con il carattere del resto del programma.
Archiviato tra calorosi applausi lo Schiaccianoci, il concerto ha virato con decisione verso la musica da ballo. E allora, ecco susseguirsi come tappi di champagne brani di Johann Strauss figlio, come l'elegante e maestoso Valzer dell'Imperatore, la Polka Eljen a Magyar! (Viva gli ungheresi!), la Polka Schnell Op. 332, il Valzer Unter Donner und Blitz (Sotto lampi e tuoni) e la Pizzicato-polka, composta assieme al fratello Josef.
Ma attenzione a non sottovalutare la prolifica produzione musicale degli Strauss, perché se è vero che di musica da ballo si trattava, non bisogna dimenticare che molte delle musiche scritte dalla più famosa famiglia di musicisti di Vienna sono vere e proprie perle sonore, che nascondono mirabili momenti di deliziosa poesia, al pari dei brani di ben più blasonati compositori. E che anche questo concerto non ha mancato di rivelare: si pensi ai numerosi momenti di lirismo del Kaiser Walzer, all'originalissima modalità esecutiva della Pizzicato Polka o all'uso delle percussioni per imitare i suoni della natura nel Valzer Unter Donner und Blitz.
In chiusura di concerto, un brano poco conosciuto ma senza dubbio interessante dal punto di vista compositivo (l'Ouverture Die lustigen Weiber von Windsor del compositore tedesco Carl Otto Nicolai) ha infine lasciato spazio all'immancabile e celeberrimo An der schönen blauen Donau (Sul bel Danubio blu) di Johann Strauss Jr., proposto in modo molto scorrevole dal direttore di San Francisco, che anche in questo caso ha opportunamente scelto di lasciare larghi margini interpretativi ai bravissimi musicisti della Toscanini.
Altrettanto immancabile il bis, con la Marcia di Radetzky (di Johann Strauss padre), ritmata dal battimani del pubblico con pioggia di coriandoli e applausi conclusivi, prima del brindisi nel foyer con panettone e spumante.

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