Sabato 20 Dicembre 2014 - Libertà
«Piacenza diventi eccellenza nell'educazione dei genitori»
L'auspicio di Daniele Novara (CPP), maestro del metodo maieutico per la gestione dei conflitti. Festa per i primi 25 anni di attività
Lavorare per un quarto di secolo ad aiutare le persone a capire che il cambiamento vero è imparare, quindi a costruire la capacità di apprendere, per esempio imparare a vivere senza mafia, a gestire la propria aggressività. Venticinque anni trascorsi a credere in un progetto pedagogico da esportare. Tra i genitori: le principali figure deputate alla formazione dei futuri adulti che devono per primi imparare a formarsi; fra gli insegnanti: i pedagogisti per eccellenza; tra i bambini: come dice l'antico adagio chi incomincia bene è a metà dell'opera, i futuri buoni adulti.
Il Centro Psico Pedagogico per l'educazione e la gestione dei conflitti (CPP) di Daniele Novara, ente accreditato al Ministero dell'istruzione, ha spento le prime 25 candeline nella sede di via Campagna 83 a Piacenza. Ieri, il guru della maieutica ha accolto i molti visitatori conducendoli nelle aule dove si insegna la gestione dei conflitti, l'antidoto alla violenza. «Un modello preso in considerazione a livello europeo e una gestione del litigio orientata sull'apprendimento e non sul colpevole», spiega Daniele Novara.
Era un obiettore di coscienza, lavorava in una comunità di accoglienza giovani in via Buffalari, poi, l'incontro col sociologo e attivista della non violenza, Danilo Dolci ha rafforzato la sua vocazione di impegnarsi nel campo educativo. «Nel 1983 venne a Piacenza Danilo Dolci e il resto della mia storia nacque sei anni dopo, lui mi sollecitò a scrivere un libro sull'educazione all'accoglienza, lo feci ma non lo pubblicai mai, gli dissi invece che preferivo lavorare di più sul pedagogico». Uno staff cresciuto fino ad una quindicina di collaboratori coi quali ha festeggiato «la fine dell'infanzia e dell'adolescenza, ora ci sentiamo pronti ad essere, anche nel nostro piccolo, un punto di riferimento»
Hanno brindato al traguardo e alle festività natalizie numerosi ospiti tra i quali l'artista William Xerra, l'inconfondibile "Gianni Schicchi", l'attore bobbiese amatissimo da Marco Bellocchio, il direttore di Libertà Gaetano Rizzuto, lo storico Stefano Pronti, Lidia Pastorini capo delegazione Unicef provinciale, già direttore didattico e il primo cittadino Paolo Dosi. Al sindaco ha lanciato la proposta di fare di Piacenza «una eccellenza della scuola genitori, aiutare i genitori significa risparmiare, evitare altre mosse nell'ambito scolastico, i genitori sono sempre la base di tutto». Un esempio positivo è la scuola che ha raccolto centinaia di adesioni finanziata lo scorso anno dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano «speriamo che anche il nuovo presidente ci aiuti a proseguire», auspica Novara. Intanto la scuola ha superato con successo la prima edizione a Milano e si appresta, col 2015, a sbarcare nella capitale con fondi del ministero della Giustizia per i genitori carcerati. Un altro esempio è il progetto che va avanti da sei anni, col Comune: «Le conversazioni maieutiche che facciamo con i 18enni piacentini, circa duemila l'anno, preparando il terreno alla consegna della Carta Costituzionale e il raggiungimento della "cittadinanza"».
In 25 anni la città è cambiata, «c'è stata una buona evoluzione sociologica e pedagogica - ha commentato rivolgendosi ancora al primo cittadino -, ma c'è un problema di manutenzione, siamo la città con più parchi gioco d'Italia, 63 per centomila abitanti, manca però la manutenzione» ed ha criticato il passaggio dei nidi all'ambito sociale, «devono rientrare nel settore educativo, poi c'è il problema, questo nazionale, che la scuola ha perso la formazione degli insegnanti alla relazione pedagogica, invece importantissima, gli insegnanti come i genitori hanno un ruolo basilare nella crescita e formazione dei giovani». Novara ha proposto la consegna ai neogenitori di un vademecum «per imparare a litigare bene», il testo è pronto e, punzecchiando il sindaco: «manca solo il finanziamento per stampare le circa 1.600 copie da cosegnare ad altrettanti genitori di bimbi che nascono nel nostro ospedale ogni anno».
Maria Vittoria Gazzola
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