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Lunedì 29 Dicembre 2014 - Libertà

"Viaggio nell'animo" di Zanetti, dove le poesie di Guarnieri abbracciano la danza e la pittura

piacenza - A volte spettacoli preconfezionati o standard sono interessanti, non hanno il sapore acre ma tonificante dello zolfo. Diversi invece gli intrattenimenti costruiti ad hoc sintetizzando magari varie discipline. In questo caso brava, bravissima è Irma Zanetti, curatrice artistica nonché voce recitante di Viaggio nell'animo, all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Ora parola d'ordine, necessità o priorità del momento sembra essere "multitasking" e nell'occasione il pubblico è stato senz'altro accontentato. Anzi di più. I presenti hanno ammirato un piccolo/grande contenitore di idee e spunti dove, al centro, stavano fascino e magia della poesia. Quella scritta ma non solo. Infatti c'era quella genuina, artigianale, di Laura Guarnieri e del suo ultimo volume intitolato appunto Viaggio nell'animo (edizioni Zona contemporanea, Arezzo). La lettura di poesie di Guarnieri da parte di Zanetti è stato il collante della serata, che ha avuto nei balli di Monia Giovannangeli intensi momenti clou.
La danza permette infatti di fondere forza del corpo, volubilità dello spirito e serietà dei concetti.
Secondo Giovannangeli - appartenente al "Theatre of eternal value" ("Teatro dei valori eterni") anche autrice, attrice e coreografa - «la mia è una danza molto gestuale, molto morbida. Il teatro-danza è parte della danza contemporanea. Martha Graham è stata la prima ad iniziare questa forma. Avvicinandomi al teatro, le parole sono per me importanti come la musica, il movimento cioè non è solo estetico».
Non poteva mancare la musica, nella fattispecie sgorgante dalle note di cristallina purezza di Gabriele Zuffada, pianellese, già distintosi in concerti del Valtidone Festival, che qui ha proposto brani suoi. Non dimentichiamo l'arte, la scultura in particolare: Graziella Bellotti ha infatti esposto i suoi ultimi lavori, tutti in raku, materiale peraltro di difficile lavorazione. Ma per abbellire gli ambienti, sono assolutamente necessari i fiori: le composizioni di Daniele Tansini hanno donato grazia e leggiadria.
Importante l'intervista a Guarnieri di Nereo Trabacchi, dove sono emersi sensibilità e raffinato lirismo di Guarnieri. «La serata è stata molto emozionante - ha poi aggiunto quest'ultima - e ha reso possibile l'espressione di vari tipi di arte. La poesia poi garantisce sempre arricchimento interiore, suggestioni».
Alla fine la brillante Zanetti ci ha detto: «Di tante volte che ho creato qualcosa, stasera sono riuscita a partorire il gioiello perfetto. Amo lavorare in gruppo, mettere insieme varie discipline, per esempio un pianista dal tocco e dalla grazia disarmante, una danzatrice che sembra un petalo librato nell'aria padrone dello spazio e del vento. E poi, come visto, molto altro ancora».
Un "viaggio nell'animo" perfettamente riuscito dunque: non di sola andata o di solo ritorno ma di permanenza.

fa. bia.

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