Martedì 30 Dicembre 2014 - Libertà
Gioco di squadra per il patrimonio culturale cittadino
Si allarga l'alleanza per promuovere le collezioni: al tavolo nove realtà museali più la Fondazione
(gu. ro. ) Si allarga la "santa alleanza" tra le realtà museali piacentine, per realizzare una proficua sinergia nel campo dell'offerta culturale, in grado di dare un decisivo contributo alla vocazione turistica del territorio, anche in vista dell'Expo 2015.
Da sette sono diventati nove i sottoscrittori del protocollo d'intesa che ormai è stato definito ed è in fase di deliberazione da parte dei singoli organismi decisionali prima della firma collegiale che è ancora da calendarizzare. Ai Musei civici di Palazzo Farnese che fanno capo al Comune, promotore dell'iniziativa, alla galleria d'arte moderna Ricci Oddi, alla galleria Alberoni, all'istituto d'arte Gazzola, al Piccolo museo della poesia con sede in via Pace, alla Fondazione Horak di Palazzo Costa, ai Musei ecclesiastici diocesani in fase di allestimento nei locali retrostanti la cattedrale, vanno ad aggiungersi sia il Museo civico di Storia naturale, anch'esso "alle dipendenze" di Palazzo Mercanti, sia il Museo ornitologico Foi onlus sia la Fondazione di Piacenza e Vigevano che ha nello statuto la promozione culturale del territorio, ma la cui adesione al progetto è rimasta per un po' in stand by a causa del recente rinnovo dei vertici.
Gli enti firmatari dell'accordo - si legge nel protocollo d'intesa - «lavorano ciascuno nell'ambito delle proprie competenze e nel rispetto delle proprie autonomie, alla valorizzazione del proprio patrimonio culturale con interventi di conservazione e attività di promozione». E ancora: «Le numerose azioni messe in campo dagli enti pubblici e privati per la valorizzazione turistica del territorio passano anche e soprattutto attraverso l'offerta culturale, in particolare quella delle istituzioni museali» cittadine, la cui «sinergia può contribuire allo sviluppo della vocazione turistica del nostro territorio, anche in vista di Expo 2015».
Le «finalità» dell'accordo sono «collaborare per la realizzazione di un comune progetto di promozione del patrimonio museale cittadino», crearne «un'immagine comune» da «promuovere», insieme alle attività, «attraverso progetti e azioni condivisi», «migliorare la fruibilità e l'accessibilità delle collezioni esistenti e incentivare la creazione e/o l'ampliamento di nuove realtà, favorendo anche l'accoglienza di collezioni private», «attuare soluzioni condivise per migliorare la gestione e l'organizzazione delle singole realtà».
Come strade da battere vengono indicate la costruzione di «canali di comunicazione per definire e promuovere l'immagine soprattutto con l'uso di tecnologie innovative», l'individuazione di «interlocutori che, a vario titolo, possano dare supporto alla ricerca di finanziamenti».
I nove musei sottoscrittori e la Fondazione daranno vita a un tavolo tecnico «con il compito di formulare le proposte e i piani d'azione per il raggiungimento degli obiettivi».