Martedì 16 Dicembre 2014 - Libertà
Una classe, un'orchestra: 54 violini, la stessa melodia
Suggestivo debutto per i baby musicisti - 26 sono stranieri - alla Caduti
Un sogno è diventato realtà. E' accaduto in una scuola - la elementare Caduti sul lavoro - alla Farnesiana, nel cuore di uno dei quartieri più eterogenei sotto il profilo etnico, culturale e sociale di Piacenza.
Il progetto - che ieri ha debuttato nel "teatro" della scuola, Quarto Circolo diretto da Simona Favari - è d'avanguardia per Piacenza e l'Italia stessa. Semplice, quanto rivoluzionario, mutuato dalla filosofia del maestro venezuelano Abreu: il team progettuale ha individuato in essa la metodologia più idonea per avvicinare gli alunni al linguaggio musicale ed alla pratica strumentale- qui gli strumenti proposti sono il violino e il violoncello - «in una prospettiva comunitaria, poiché fin dall'inizio si impara a suonare insieme acquisendo un senso di responsabilità collettiva», fa presente la dirigente (e ideatrice del progetto) Simona Favari. Un violino o un violoncello per tutti (zero euro a carico delle famiglie), due ore di lezione alla settimana all'interno dell'orario curricolare, due esperte che lavorano in sinergia con le maestre, con un obiettivo: la musica più alta nella scuola pubblica, a portata di tutti. Beneficiando di un apprendimento utile ad allargare i confini cognitivi a 360 gradi (le ricadute in tal senso saranno monitorate dal team del professor Triani, Cattolica) in un'età di particolare "assorbimento", e formando un gruppo che lavora insieme, in cui autostima e collaborazione concorrono a diventare grandi. La sfida maggiore, per la comunità piacentina, sarà far sì che questa lungimirante operazione che travalica i confini educativi abbia lunga vita. Ieri alla suggestiva esibizione dei 54 violinisti e violoncellisti in erba hanno assistito tutti gli scolari della Caduti sul lavoro, sugli spalti della cavea divisi in gruppi bianchi e rossi (un omaggio alla città), e alcuni ospiti istituzionali, l'assessore Giulia Piroli (il Comune ha reso disponibile in tempi rapidi l'aula per le prove all'interno della scuola, insonorizzandola) e i vertici del Conservatorio Nicolini (in platea il direttore Lorenzo Missaglia e il presidente Daniele Cassamagnaghi) che ha collaborato in fase preliminare. Essenziale contributo alla realizzazione del sogno il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, a cui ieri è stata intitolata la sala prove del primo piano. «La musica è un diritto di tutti i bambini - ha ribadito Favari - speriamo diventi il diritto di tutti». La lezione che le esperte ripropongono per il pubblico è un puzzle di voce, gioco, movimento, pulsazione, con cui i piccoli vengono avvicinati con garbo al pentagramma. La lezione "è un gioco in movimento" prima dell'orchestra dei 54 che "pizzicherà" le corde di violini e violoncelli per proporre due melodie, "Biscottina" e "I marciatori".
I ringraziamenti, dunque, dopo i canti natalizi di tutta la scuola e gli applausi: alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, al Conservatorio Nicolini, al professor Pierpaolo Triani e all'Università Cattolica, al Comune, alle esperte Paola Busconi e Laura Garioni (instancabili "angeli" per sostenere i primi passi sul pentagramma dei bambini), alle maestre della Caduti sul lavoro.
Simona Segalini
simona.segalini@liberta.it