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Venerdì 30 Gennaio 2004 - Libertà

Una benefica sinergia che mette tutti d'accordo

I positivi commenti dei rappresentanti delle categorie produttive e delle istituzioni

Si sono scoperte più che mai avvinte da una storia comune le due città del ducato, unite da affinità territoriali, da interessi convergenti in grado di superare antiche diffidenze e una rivalità mai completamente sopita. E' una delle prime "ricadute" concrete che l'Agenzia europea per la sicurezza alimentare, in procinto di accasarsi a Parma, è riuscita a creare e che ieri, nel corso del convegno all'auditorium della Fondazione, è stata sottolineata da più d'uno dei rappresentanti delle categorie produttive e delle istituzioni intervenuti.
Ha iniziato il presidente della Camera di Commercio Luigi Gatti a rilevare la centralità strategica della collaborazione delle due province. "Una solidarietà - ha ricordato - che viene da lontano, e che può essere esemplificata dall'episodio della realizzazione dell'aeroporto parmense: allora, insieme a Cremona, il nostro ente camerale aderì subito al progetto, dando il pieno sostegno perché la nuova infrastruttura sarebbe servita anche al nostro bacino territoriale. Il fulcro della cooperazione - ha detto - sarà certamente la nostra università, perché la chiave d'acceso al futuro sta nella ricerca. Oggi abbiamo avuto qualche notizia in più per agire".
L'assessore provinciale all'agricoltura Alberto Fermi si è fatto portatore dell'"affetto di tutti i piacentini per quello che sta accadendo a Parma. Anche se in passato è stata viva la competizione - ha rimarcato - e pure la frizione fra le due città, non può che fare piacere misurarci con gente che sta bene. La città ducale è stata premiata - ha aggiunto - per le sue capacità imprenditoriali, per la sua abilità nel fare squadra, e per essersi data un'identità precisa nel campo agroalimentare, una scelta che Piacenza non ha ancora compiuto sino in fondo, nonostante le sue grandi potenzialità. Saremo propositivi nella collaborazione, - ha concluso - mettendo a disposizione quanto di meglio possiamo offrire in termini di uomini, strutture e competenze. In questa logica vogliamo salire sul treno di Parma".
Secondo il presidente dell'Associazione Industriali Giuseppe Parenti "è stato fondamentale comprendere la reale dimensione dell'evento legato all'arrivo dell'Authority. A noi tocca cambiare marcia - ha fatto notare - pensando in grande. Si potrebbe iniziare a mettere insieme le forze realizzando un parco tecnologico comune di Parma e Piacenza".
Una sollecitazione a fare squadra è giunta anche dal presidente di Confartigianato Pietro Bragalini, che ha evidenziato come sia stata "aperta una finestra verso orizzonti nuovi".
Il direttore dell'Unione Commercianti Giovanni Struzzola ha rivolto l'invito ad "abbandonare le vecchie ruggini e gli schemi superati nei rapporti fra le due città, e di non aver paura a collaborare. Il nostro territorio - ha sostenuto - non ha nulla da invidiare ad altri per le bellezze ambientali e le ricchezze enogastronomiche. Anche sotto il profilo delle strutture alberghiere e ricettive, ho la presunzione di dire che le capacità esistono già: è indispensabile però mettere a sistema tutte queste risorse e associarsi a Parma, come è già stato fatto nel settore dell'offerta dei pacchetti turistici".
Federico Scarpa, della Libera Associazione Commercianti, ha presentato al sindaco Ubaldi il consorzio messo in piedi da alcune aziende piacentine per offrire servizi e strutture all'agenzia alimentare.

Mauro Ferri

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