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Venerdì 19 Dicembre 2014 - Libertà
Pulcheria & salute, 5 donne-medico in prima linea
Oggi in Fondazione un video racconta i nuovi percorsi del benessere su più fronti: maternità, disturbi alimentari, tumore
«La buona salute deve spostarsi dalla persona alla collettività». Premiate: Buono, Molinaroli, Pavesi, Schianchi e Anselmi
Pulcheria oggi accende i suoi riflettori sulla salute delle donne (ore 18 in Fondazione, via Sant'Eufemia) per raccontare un punto di vista nuovo e coinvolgente. La salute è una condizione meno individuale di quanto si pensi, è piuttosto frutto del benessere o del malessere di un "corpo" collettivo, della società in cui viviamo. Sull'argomento è stato realizzato da Paola Pedrazzini e dall'operatore Boris un filmato di una trentina di minuti con interviste a cinque donne medico.
«Il video aiuta a capire che attualmente ci sono molti percorsi per sostenere la donna nei momenti critici della malattia o della sospetta malattia - anticipa Manuela Buono, psichiatra e direttore del Distretto Città di Piacenza, una delle "voci" del documentario - pensiamo ai disturbi alimentari, bulimia e anoressia, purtroppo crescenti nelle ragazze e nelle donne, in proposito c'è anche un racconto molto suggestivo su un caso vissuto nella propria famiglia da parte di un medico di medicina generale. E così è per il tumore al seno. Grazie al cielo abbiamo dei percorsi che accompagnano le donne quando ci sono sospetti, paure. Percorsi che si prendono cura delle donne».
Come è accaduto per le donne leader, la formula del "talking heads", basata su interviste-testimonianza, permette di restituire alcuni risultati degli Stati Generali della Donna a Piacenza su questo specifico tema. Del video sono protagoniste, oltre alla dottoressa Buono, Anna Buonaditta, medico di Carpaneto, Cristina Molinaroli, ginecologa e direttore dell'unità operativa dei Consultori Familiari, Cristiana Pavesi, ostetrica, responsabile assistenziale del dipartimento Materno Infantile, Rosella Schianchi, dirigente medico di Radiodiagnostica ed Elisa Anselmi, dirigente medico di Oncologia referente del percorso aziendale del tumore alla mammella. Nel filmato, Buonaditta racconta anche l'evolversi di una professione che negli ultimi anni ha registrato una netta inversione di tendenza a favore della presenza femminile.
La sanità e la salute sono due concetti da mettere a fuoco in modo differenziato: «La salute è uno stato di benessere completo, fisico, psichico e sociale - afferma Buono - quando si parla di salute si parla anche di nascita che non è una malattia ma un aspetto fisiologico e bisogna pensare molto a come mantenersi bene». C'è poi una visione sociale che s'impone. «Le donne hanno fatto passi da gigante sulla parità dei diritti, ma non hanno mai smesso un ruolo dentro la famiglia, se devo portare i figli a scuola e vado a lavorare devo stare nei tempi, andare in auto, ad esempio, invece che a piedi». Sappiamo però che mangiare bene, passeggiare, andare in bicicletta, essere rispettosi del nostro corpo è vitale («come il non avvelenarlo intenzionalmente con il fumo»).
Ed ecco che il focus viene spostato dal singolo alla collettività: «Se non si creano le condizioni collettive per vivere in salute non si esce dal problema - conclude Buono - Abbiamo fatto un progetto per la comunità sperimentale a Podenzano che replichiamo alla Besurica. Si fanno scaturire dalle persone, con metodo maieutico, ciò di cui hanno più bisogno, alla Besurica per esempio c'è anche un aspetto di solitudine, allora bisogna creare delle occasioni per ragionare insieme e combattere questa solitudine, è una vera scommessa sulla salute».
Patrizia Soffientini Torna all'elenco | Versione stampabile
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