Venerdì 12 Dicembre 2014 - Libertà
«Aree, Comune finalmente regista sulle dismissioni»
Lunedì nell'ex Arsenale il convegno nazionale sui beni militari con architetti, investitori e istituzioni a confronto
La vera novità sulle dismissioni di aree militari risiede nel fatto che a reggere le redini, stavolta e dopo tanti anni improduttivi, è il Comune di Piacenza. E il convegno nazionale che si terrà lunedì 15 dicembre dal titolo "Aree militari, quale futuro per i territori? " non è più un esercizio di speranza, ma un luogo operativo che metterà a confronto enti e istituzioni, architetti quindi progettisti, immobiliaristi quindi investitori.
La novità è anche la location come si suol dire. La giornata di lavori (ore 14.30-19) si svolge nel Polo di Mantenimento Pesante Nord, l'ex Arsenale di viale Malta, messo a disposizione dal generale Claudio Totteri al quale sono andati i ringraziamenti dei due soggetti organizzatori rappresentati dell'assessore comunale Silvio Bisotti (Rigenerazione Urbana) e dall'architetto Giuseppe Baracchi (presidente dell'Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, Oappc, della Provincia di Piacenza) che ieri hanno presentato il convegno con l'ausilio di due brevi filmati "Primule e caserme" sulle aree da recuperare in Friuli Venezia Giulia (102 km quadrati). Ci si confronta insieme tra città e regioni diverse perché il tema è condiviso, ma oggi Piacenza segna un po' la "messa in moto" di questa riflessione nazionale. Dopo la firma degli accordi-quadro dei giorni scorsi con Demanio e ministero Difesa, è nato il Tavolo con questi stessi soggetti ma presieduto dal Comune di Piacenza, finalmente con «ruolo privilegiato» assicura Bisotti.
Per questo si spinge l'acceleratore parlandone pubblicamente e in dimensione nazionale, invitando già potenziali investitori anche al convegno di lunedì, dove si osserverà quanto altri territori vanno facendo. Tutti vogliono evitare il rischio «cattedrale nel deserto» avverte Bisotti, la sostenibilità di certe trasformazioni va garantita. Baracchi sottolinea che la modalità di confronto sarà esportata da Udine ad Aosta, ma anche al Sud, però è da Piacenza che parte il «meccanismo progettuale», vero motore della riqualificazione urbana in tante aree del Paese.
programma
Nella prima parte dell'incontro (14.30-16.15): saluti del sindaco Paolo Dosi e del presidente Giuseppe Baracchi; tavola rotonda a cui parteciperà un esponente del ministero della Difesa oltre a Roberto Reggi (direttore Agenzia Demanio), Alessandro Cattaneo (presidente Fondazione Patrimonio Comune Anci), Alessandro Marata (consiglio nazionale degli Architetti), Aldo Mazzocco (presidente Assoimmobiliare), coordina Guglielmo Pelliccioli de "Il Quotidiano Immobiliare".
Nella seconda parte (ore 16.30-19) si discuteranno i casi reali, illustrati da Bisotti e Baracchi, Bernardino Pittino (presidente Oappc Udine), Francesco Martines, sindaco di Palmanova, Sergio Togni e Simona Agostino (presidenti Oappc Aosta), Alessandra Ferrari (presidente Oappc Bergamo), Francesco Valesini (assessore di Bergamo), Roberto Bolici (Fondazione Architetti Parma e Piacenza).
Pat. Sof.