Giovedì 11 Dicembre 2014 - Libertà
Amici della Mietitrebbia
Non può fare a meno di agitare il proprio campanaccio anche in Fondazione; è così, prendere o lasciare, Antonio Marchini ha saputo cogliere dalla vita il bicchiere mezzo pieno, anche quando le cose non filavano proprio per il verso giusto e ieri sera l'Auditorium di via Sant'Eufemia in occasione della presentazione del libro che Mauro Molinaroli gli ha dedicato "Dalla mietitrebbia al Cuore d'Oro" (Edizioni Scritture), presenti oltre all'autore e allo stesso Marchini, il sindaco Paolo Dosi, l'oncologo Luigi Cavanna e Gaetano Rizzuto, direttore di Libertà e tante persone per questa occasione davvero bella, perché scrivere una biografia sugli Amici della Mietitrebbia, sull'incontro di Marchini con Mario Viganò e il ruolo del Tendone dei trapianti a Bosco dei Santi di Mortizza, non era cosa semplice, ma Molinaroli con l'aiuto dello stesso cavalier Antonio, ha costruito una storia personale che si fa storia di borgata e diviene poi microstoria locale, espressione di un'epoca.
E il direttore di Libertà ha recensito questo libro che è storia e memoria, cronaca e vita: "La storia di Marchini - ha detto - sarebbe piaciuta a Guareschi: c'è il Po, c'è la gente ruvida delle campagne piacentine, c'è l'agricoltura. Nel libro a fianco di Marchini compare anche don Bearesi, che ha avuto un ruolo importante nella vita di Marchini stesso. Nel 1980 c'è stato il primo incontro tra Marchini e il dottor Cavanna, è da qui una lunga collaborazione, che nel 2001 ha portato alla istituzione del Cuore d'Oro. Nel libro di Mauro Molinaroli ci sono quarant'anni che documentano Mietitrebbia e Cuore d'Oro e il volume per questa ragione ha il valore di un documento: è stato un bel regalo che Mauro ha fatto alla città. Il tendone di Mortizza ha significato molto, è l'universo del cavalier Marchini, che il libro si assume un impegno importante: perché è questo volume rappresenta uno stimolo a continuare, a scrivere nuove importanti pagine".
Il sindaco Paolo Dosi ha messo per una sera gli abiti dell'editore e ha sottolineato come la storia di Marchini sia difficile da replicare: "È quasi impossibile capire come agricoltura, solidarietà e medicina possano fondersi attraverso questa bella esperienza". E ha ricordato quando dovette fare da traduttore al neoprefetto Anna Palombi completamente spiazzata a cena dal dialetto di Marchini. "Un grande merito a questo libro - ha aggiunto il primo cittadino - che consente di riportarci all'autenticità di Marchini, alla spontaneità che oggi abbiamo perduto".
Luigi Cavanna, Cuore d'Oro 2005, ha ringraziato Molinaroli Mauro Molinaroli, "perché certi momenti rimangono soltanto nei nostri ricordi. Con questo libro si può invece conservare questa esperienze e valorizzare il nostro territorio. L'agricoltura tanto cara a Marchini e la medicina hanno in comune la vita e il tendone di Mortizza ha rappresentato un insieme di divertimento e di riflessione. Bisognerebbe correggere il titolo del libro - ha detto - aggiungendo "Volume 1" per dare a Marchini un'ulteriore spinta per continuare questa bella esperienza".
"Mi ha incuriosito il personaggio - ha detto Molinaroli - da qualche anno seguo l'assegnazione del Cuore d'Oro e mi chiedo come faccia Marchini a catalizzare attorno a sé tante persone tra loro diversissime e tutte appartenenti a ruolo di prestigio. Sa tessere i rapporti, è un Bertoldo che sa muoversi in territori diversi dal suo, ispira simpatia e poi è una brava persona. Abbiamo parlato e valutato la possibilità di costruire una storia, un viaggio intorno alla sua esistenza, dapprima diffidente si è poi aperto e tra le altre cose sono molto contento che sia nata un'amicizia vera con un uomo di tradizione e di ideali; gli ideali che sanno di fiume e di cuore di storie che diventano fiabe e di uomini che si fanno leggenda".
Lino Lambrini