Martedì 9 Dicembre 2014 - Libertà
La trilogia ferrarese-estense di Donizetti: interessante incontro fra musica e parole
Stasera in Fondazione ultimo incontro del ciclo proposto dalla Tampa
piacenza - È un Donizetti che si muove fra storia e letteratura quello che la Tampa Lirica ha proposto per un nuovo appuntamento del ciclo di conferenze-concerto Donizetti 2014. In Fondazione si è svolto un incontro per celebrare la produzione donizettiana più legata alla storia e alla letteratura, nello specifico la cosiddetta trilogia ferrarese-estense composta da Parisina d'Este, Torquato Tasso e Lucrezia Borgia. La parte dell'analisi è stata affidata al professor Fulvio Stefano Lo Presti della Donizetti Society di Londra, mentre quella musicale ha visto esibirsi il soprano Svetlana Kalinichenko, il tenore Oreste Cosimo e il baritono Valentino Salvini, accompagnati al pianoforte dal maestro Elio Scaravella.
«Fino al dopoguerra Donizetti viene considerato un gregario della triade formata da Rossini, Bellini e Verdi - ha spiegato Lo Presti -, è a Bergamo che subito dopo alcuni pionieri ardimentosi hanno iniziato a ripresentare progressivamente delle opere andate dimenticate: per quanto riguarda quelle che traggono spunto dalla storia, Donizetti nel 1833 ne compone tre, Parisina d'Este, Torquato Tasso e Lucrezia Borgia che formano la cosiddetta trilogia ferrarese-estense».
Il progetto tuttavia nasce quasi per casualità: dopo il successo dell'opera semiseria Il furioso all'isola di San Domingo infatti Donizetti ha un contratto con La Pergola di Firenze e compone Parisina d'Este.
«Donizetti si cimenta con un certo realismo - ha detto Lo Presti -, l'opera è giudicata immorale, un dramma dal soggetto orribile, ma proprio la sua protagonista è considerata come una creatura sospesa e di grande potenza. Dopo Parisina, Donizetti al Valle di Roma ha a disposizione il baritono Giorgio Ronconi, e su di lui costruisce il melodramma su Tasso, prendendo come punti di riferimento Goethe, una commedia di Goldoni e altri testi: il risultato è un melodramma semiserio e un po' squilibrato perché l'elemento comico non si amalgama bene con la parte seria mentre riesce bene nella terza opera su Lucrezia Borgia: tenuta a battesimo alla Scala il 26 dicembre 1833, è un'opera d'avanguardia che fa ombra ai sublimi melodrammi verdiani coevi».
La rassegna del Progetto Donizetti continua stasera all'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano alle 21: protagonisti anche stavolta il soprano Kalinichenko, il tenore Cosimo e il baritono Salvini accompagnati al pianoforte dal maestro Scaravella. Di nuovo a intervenire per la parte della conferenza sarà Lo Presti. L'ingresso è libero.
Betty Paraboschi