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Mercoledì 3 Dicembre 2014 - Libertà

Fondazione e titoli in Svizzera, un indagato

E' Massimo Sbordi, ex direttore dell'istituto. Ieri l'interrogatorio in Procura. Lui nega

Fondazione di Piacenza e Vigevano e trasferimento di 200 milioni di euro di titoli spediti in Svizzera e rientrati: c'è un indagato. E' Massimo Sbordi, ex direttore dell'istituto di via Sant'Eufemia licenziato nell'ottobre del 2013 dall'ex presidente Francesco Scaravaggi (licenziamento che Sbordi ha impugnato davanti al giudice del lavoro del nostro Tribunale). I pubblici ministeri titolari del fascicolo d'indagine sulla vicenda sono Antonio Colonna e Roberto Fontana.
Ieri i sostituti procuratori hanno interrogato l'indagato alla presenza del suo legale: l'avvocato Corrado Prandi. Erano presenti anche ufficiali della Guardia di Finanza. Nell'agosto di quest'anno infatti le Fiamme Gialle, su incarico della Procura, avevano acquisito diversi documenti sulla questione dei titoli nella sede della Fondazione in via Sant'Eufemia. Il difensore, interpellato telefonicamente, ha solo confermato l'interrogatorio limitandosi a dire che il suo assistito ha chiarito la posizione.
All'ex direttore vengono contestate irregolarità in merito al trasferimento dei titoli in Svizzera nell'estate del 2013. L'ipotesi su cui si sta muovendo la procura sarebbe quella di tentata truffa. Non è escluso che ci si possa avvalere anche di rogatorie internazionali per acquisire documenti nella Confederazione elvetica.
Ma le presunte irregolarità, come Massimo Sbordi ha scritto su Libertà in un intervento di suo pugno il 6 luglio di quest'anno, vengono negate con decisione dall'ex direttore. A quanto risulta ieri il dirigente ha risposto alle domande dei pubblici ministeri e chiarito dal suo punto di vista tutto l'iter della complessa vicenda finanziaria spiegando le scelte e il perché dell'operazione sulla quale l'estate scorsa ha chiesto chiarimenti anche il Ministero del Tesoro.
Secondo quanto si è appreso, avrebbe in sostanza confermato, come riferito nel suo intervento di qualche mese fa, che si è trattato di un'operazione cristallina a cui lui ha solo dato esecuzione e che dopo un cambiamento di rotta i titoli della Fondazione sono stati fatti rientrare.
In sostanza, come più volte riferito dal nostro giornale, all'inizio del mese di agosto 2013 alcuni istituti di credito e di consulenza di private banking che avevano in deposito titoli della Fondazione avrebbero ricevuto la richiesta sottoscritta dal direttore generale della Fondazione di Piacenza e Vigevano e dal presidente di trasferire questi titoli presso la banca Julius Baer di Lugano, alla quale sarebbe stato affidato l'incarico di valutare la possibilità di una "ristrutturazione" dei titoli.
Ma verso la fine di agosto la Fondazione aveva mandato una nuova lettera agli operatori svizzeri per far rientrare i titoli.

Fulvio Ferrari

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