Venerdì 21 Novembre 2014 - Libertà
Richard Strauss: identikit del genio fra note e teatro
Da domani nel Ridotto del Municipale un ciclo di incontri proposto dalla Fondazione Teatri col circolo italo-tedesco
di ANNA ANSELMI
Nel 150° anniversario della nascita di Richard Strauss (Monaco di Baviera 1864 - Garmisch-Partenkirchen 1949) il ridotto del Teatro Municipale ospiterà tre incontri dedicati al grande compositore, organizzati dalla Fondazione Teatri in collaborazione con il Centro culturale italo-tedesco di Piacenza. Il Ciclo Strauss, a ingresso libero, con inizio di ciascun appuntamento alle ore 17, rientra nel programma di Educazione alla musica, a cura della Fondazione Teatri. Si inizierà domani con la conferenza introduttiva del musicologo Nicola Montenz su Richard Strauss: un identikit. Il 29 novembre, in Prima la musica, dopo le parole? Il teatro di Richard Strauss, l'esposizione di Montenz si alternerà con i brani eseguiti al pianoforte da Gianluca Piacenza, secondo la formula della conversazione-concerto. Infine, il 13 dicembre Montenz interverrà sul tema Strauss e la Grecia. Diario di bordo di una passione, analizzando il rapporto del musicista con la mitologia classica, come testimoniato in varie sue opere liriche, tra cui Elektra (su libretto di Hugo von Hofmannsthal, ispirato all'Elettra di Sofocle), Daphne (con motivi ispiratori tratti dalle Baccanti di Euripide, oltreché dalle Metamorfosi di Ovidio) o Ariadne auf Naxos (rivisitazione dell'incontro tra Arianna e Bacco sull'isola di Nasso, dove la figlia del re di Creta era stata abbandonata dall'ingrato Teseo). Montenz ha curato la pubblicazione dell'epistolario tra Gustav Mahler e Richard Strauss raccolto dalla casa editrice Archinto nel volume Il cammino parallelo (con un fitto carteggio relativo in particolare alla creazione della «rivoluzionaria e scandalosa» Salomè, del 1905) ed è autore dei recenti volumi, sempre per i tipi Archinto, Parsifal e l'Incantatore, sul rapporto tra Richard Wagner e Ludwig di Baviera, e L'armonia delle tenebre, sugli intrecci tra musica e politica nella Germania nazista, dove si prende in esame anche l'atteggiamento di Richard Strauss verso le autorità del suo tempo. Nominato presidente della Rmk, la Reichmusikkammer, settore musicale della Rkk, la Reichskulturkammer, istituita nel 1933 con l'obiettivo di sottoporre a controllo a fini propagandistici ogni campo della cultura, il compositore e direttore d'orchestra forse - ipotizza Montenz - fu incapace di capire o di prendere sul serio ciò che l'ascesa del Führer avrebbe comportato, ritenendo impossibile che l'antisemitismo giungesse al punto di privare gli organici dei teatri tedeschi dei loro elementi migliori. D'altra parte, la ritrovata fama appagava l'artista che era stato un po' messo in ombra durante la Repubblica di Weimar. Presto si arrivò però alla rottura, complice l'atto di Strauss di reintegrare sul cartellone della prima della Schweigsame Frau alla Semperoper di Dresda il nome del librettista, l'ebreo austriaco Stefan Zweig, cancellato dalle autorità. Anche in seguito a una veemente missiva inviata dal musicista allo scrittore, intercettata dalla Gestapo, la stella di Strauss, costretto alle dimissioni dalla Rmk, venne di punto in bianco pressoché spenta, con il suggello apposto nel 1944, quando il compositore fu dichiarato "persona non grata", con la quale erano impediti contatti ufficiali.