Sabato 22 Novembre 2014 - Libertà
Rosso Tiziano: 25 anni di arte e cultura in un libro
Il 28 in Fondazione la presentazione con il gallerista Maurizio Sesenna e il critico Stefano Pronti
di BETTY PARABOSCHI
Dal 1989 25 anni di attività, 220 mostre di arte contemporanea e moderna dedicate a 319 tra pittori, scultori, incisori e fotografi italiani e stranieri, 22 tra cataloghi e monografie. Sono questi i numeri che raccontano le attività di un quarto di secolo dello Spazio Rosso Tiziano: la storia della galleria di Maurizio Sesenna è finita in un volume, intitolato 25 anni di Rosso Tiziano, che verrà presentato venerdì 28 all'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano. L'incontro, che sarà coordinato dal critico d'arte Stefano Pronti, vedrà partecipare diversi artisti legati allo Spazio Rosso Tiziano oltre che lo stesso Sesenna: ad annunciarlo sono stati appunto il gallerista e il critico che ieri mattina alla Rosso Tiziano hanno presentato l'evento e mostrato in anteprima il volume.
«Mi piacerebbe che quella di venerdì fosse soprattutto una festa con tutte le persone che abitualmente frequentano la galleria» ha spiegato Sesenna «una sorta di rimpatriata per rievocare i 25 anni dello Spazio Rosso Tiziano: il volume fra l'altro mi sembrava lo strumento più adatto per farlo, anche se in realtà la pubblicazione rende conto solamente delle mostre e non dei numerosi eventi, concerti e presentazioni di libri che in tanti anni abbiamo ospitato. Tanti sono gli artisti che sono passati di qui: spesso si è trattato anche di grandi nomi che proprio da questa galleria sono partiti». Non a caso il volume presenta anche una sezione fotografica che documenta i numerosi passaggi "illustri" nello Spazio Rosso Tiziano: dal critico d'arte Vittorio Sgarbi all'indimenticato direttore della Galleria Ricci Oddi Stefano Fugazza fino agli artisti Nello Vegezzi e Giancarlo Braghieri. Queste immagini verranno proiettate durante la presentazione.
«Come cittadino posso dire che il primo merito di Sesenna è stato quello di avere provveduto al recupero di questa struttura medioevale» ha spiegato Pronti «nei primi anni Ottanta infatti questo spazio veniva utilizzato come deposito delle cartelle cliniche dell'ospedale: Sesenna lo ha salvato e restituito alla città. Il secondo merito del gallerista poi è di avere "osato" inoltrarsi nel mondo dell'arte contemporanea che è spesso complesso, caotico e insidioso, oltre che in quello dell'arte antica. Infine il terzo merito è di avere dato una disponibilità generosa e disinteressata alle istituzioni. Lo Spazio Rosso Tiziano si è davvero trasformato in una fiera della cultura in cui tutti sono passati apprezzando non solamente l'offerta artistica, ma anche il sapiente recupero di uno spazio monumentale oggetto di un ampio intervento». Intervento che, va ricordato, partì nel 1987 con il rifacimento del tetto e il risanamento interno e ha trovato un completamento con il restauro dei dipinti collocati nella sede originaria conclusosi proprio lo scorso anno: anche questa è una pagina di storia dello Spazio Rosso Tiziano che sarà raccontata il 28 da chi l'ha vissuta.