Sabato 22 Novembre 2014 - Libertà
Interessante conferenza del musicologo Landini sulla musicalità di Puccini
Ha aperto la rassegna degli Amici della lirica
piacenza - Si è aperto l'altra sera presso l'Auditorium della Fondazione il ciclo di conferenze-concerto dal titolo Armonie di colori, organizzate dagli "Amici della lirica". Il primo appuntamento si è concentrato sulla figura di Puccini, del quale il musicologo Giancarlo Landini ha tracciato il profilo supportato dal soprano Manami Hama e dal pianista Gianfranco Iuzzolino.
L'intento di Landini è stato presentare le caratteristiche delle opere in programma in relazione alla vita del compositore, osservare come gli eventi privati si siano riflettuti sull'opera dell'artista. Altro elemento di interesse è stato portare in scena pagine raramente frequentate, come anticipato nel titolo Puccini ritrovato, arie inedite.
Landini ha soprattutto raccontato aneddoti e vicende personali di Puccini, concentrandosi sulla tradizione musicale di famiglia del compositore di Lucca, gli amori, gli incontri a Milano, il legame con l'editore Giulio Ricordi, le reazioni della critica del tempo, per valutarne i riflessi sulle diverse composizioni. Hama e Iuzzolino hanno quindi dato vita ad alcune pagine liriche: la tragica Sola perduta abbandonata tratta da "Manon Lescaut" nella prima versione dell'opera ha aperto la serata. "Manon Lescaut" fu l'opera che raccolse un successo straordinario, forse il più autentico della carriera di Puccini e segnò l'inizio della fruttuosa collaborazione con i librettisti Luigi Illica e Giuseppe Giacosa.
Con cura e partecipazione Hama e Iuzzolino hanno eseguito il cantabile Ancora un passo or via da "Madama Butterfly" nella prima versione dell'opera, in cui abbiamo riscontrato una vocalità sospesa, un'armonia liquida. Puccini fu influenzato dall'opera francese, in particolare da Bizet e Massenet, nella rappresentazione del colore locale e storico, nella ricostruzione musicale dell'ambiente in cui si svolge l'opera. Quindi il duo ha interpretato Amici fiori da "Suor Angelica", un'aria tagliata dalla seconda versione che esige una vocalità espressiva.
Iuzzolino ha quindi proposto un brano pianistico Foglio d'album, poi con Hama ha eseguito l'Aria da camera Terra e mare del 1902 su testo di Antonio Panzacchi, per proseguire con solo pianoforte in Piccolo Tango, pagina in cui abbiamo trovato un Puccini attento ai ritmi in voga e alle sonorità internazionali con l'utilizzo di armonie ricercate; a seguire la ninna-nanna Sogno d'or del 1912 su testo di Carlo Marsili e per concludere Avanti Urania del 1896 su testo di Renato Fucini, pagina che inneggia ad avventurarsi.
Per i saluti un bis delizioso, Casa mia, casa mia, brevissima lirica scritta da Puccini nel 1908, e l'intervento del presidente Sergio Buonocore che ha ricordato il trasferimento in atto dell'associazione: dai locali storici di Vicolo Serafini alla nuova sede del Teatro San Sepolcro, in via Nazzaro 16. Questo nuovo spazio verrà condiviso con la Tampa Lirica.
Lea Rossi